Europa
Da 500 milioni a un miliardo di euro all¿anno. Questo il fatturato che dovrebbe essere generato dal sistema di radionavigazione satellitare europeo Galileo, in base alle previsioni del vicepresidente esecutivo di Alcatel, Olivier Houssin.
Galileo dovrebbe essere operativo entro la fine del 2010 e le previsioni di fatturato si riferiscono al periodo 2010-2020: si tratta dunque di pronostici da prendere con cautela.
Tuttavia, ha spiegato Houssin, ¿¿possiamo già prevedere un fatturato nell¿ordine dei 500 milioni – 1 miliardo di euro all¿anno¿.
Il sistema verrà gestito congiuntamente dai due consorzi iNavSat ¿ riunito attorno a Eads (aeronautica e difesa) e Thales (elettronica) ¿ e Eurely ¿ riunito attorno ad Alcatel (fornitura di infrastrutture di telecomunicazioni) e Finmeccanica, così come deciso dalla Galileo Joint Undertaking alla fine di giugno.
La scelta di affidarne la gestione a due consorzi anziché a uno solo è maturata nella consapevolezza che una gestione congiunta possa generare notevoli sinergie, derivanti dai servizi che verranno creati in seno al programma Galileo in diversi ambiti: dai trasporti (localizzazione dei veicoli, ricerca di itinerari, controllo della velocità, ecc), ai servizi sociali (aiuto ai portatori di handicap o alle persone anziane), alla giustizia (controlli frontalieri), l¿ambiente e l¿agricoltura.
Il successo del programma passa dunque dallo sviluppo di una serie di nuovi servizi a valore aggiunto che si appoggiano sull¿uso delle informazioni di localizzazione.
Molti di questi servizi sono già conosciuti (uno per tutti il GPS) ma molti altri ne verranno ed è difficile immaginarli tutti.
Si tratterà di servizi basati sull¿elevata precisione del segnale di Galileo, resa possibile dalla struttura della sua costellazione di satelliti e dal suo sistema di relè al suolo nonché dalla garanzia della continuità del servizio.
La garanzia di continuità nell”emissione del segnale offrirà infatti una prestazione che non è garantita, per usi civili, dai sistemi militari GPS e GLONASS che sono entrambi controllati da autorità militari e consentirà una precisione nell¿ordine del metro o di qualche metro, contro la decina di metri del GPS.
Secondo le previsioni, Galileo creerà 150 mila posti di lavoro di alto profilo e il mercato dei servizi e delle infrastrutture che ne deriverà è stimato in circa 9 miliardi di euro all¿anno.
Nelle aspettative di Houssin, sarà anche l¿industria della telefonia mobile a trarre notevoli vantaggi dalla messa in opera del sistema Galileo: gli operatori potrebbero creare un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro tra il 2010 e il 2020.
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