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Trimestrali in chiaro scuro per i grandi dell¿hi-tech. C¿è chi cresce ma delude le attese, chi ci rientra, ma per un pelo.
Yahoo ha registrato al secondo trimestre 2005 risultati in netto rialzo, ma ha deluso le aspettative degli analisti.
Il giro d¿affari complessivo è stato di 1,253 miliardi, in rialzo del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questi dati, tuttavia, tengono conto dei cosiddetti TAC, ossia le commissioni pubblicitarie senza le quali i ricavi si attestano a 875 milioni (+40%), rispetto ai 881 milioni previsti dal mercato.
In netto rialzo anche gli utili, che passano da 113 milioni di dollari nel 2004 (8 cents per azione) a 755 milioni quest¿anno (51 cents per azione).
Per l¿intero esercizio 2005, Yahoo conta di riportare il fatturato nella forchetta compresa tra 880 e 930 milioni e gli utili a 350-380 milioni.
Entrambe le previsioni si piazzano nettamente al di sotto delle stime degli analisti, rispettivamente a 922,4 milioni e 390 milioni.
A questi risultati è seguita la sfiducia degli investitori e, nel dopo Borsa, le azioni della società hanno subito un crollo del 9,8%, a 34 dollari.
Ce l¿ha fatta per un soffio a rientrare nelle attese degli analisti Intel. Il colosso statunitense dei chip ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 2,03 miliardi di dollari (33 cents per azione), in crescita del 15% rispetto agli 1,76 miliardi (27 cents ad azione) dello stesso periodo 2004.
I ricavi sono saliti a 9,23 miliardi, contro gli 8 miliardi dello scorso anno, mentre per il terzo trimestre, la società di attende un turnover tra 9,6 e 10,2 miliardi di dollari (consensus 9,76 miliardi).
Intel rientra dunque giusto a livello delle previsioni e, per bocca del suo vicepresidente e responsabile finanziario Andy Bryant lancia anche un warning sulla capacità produttiva del gruppo, messa in difficoltà dalla forte domanda di chip che ha di fatto svuotato i magazzini.
Forte comunque di una crescita del 15%, il presidente Paul Otellini si felicita della crescita registrata, trainata dalla forte domanda di piattaforme notebook e si dimostra ottimista, affermando di aspettare con impazienza il secondo semestre, quando aumenterà il volume di produzione dei chip dual core e inizierà la produzione delle cpu a 65nm.
Il gruppo ha inoltre incrementato il budget per la ricerca e sviluppo, che nel terzo trimestre sarà di 2,9 miliardi di dollari, contro i 2,5 miliardi di quello appena chiuso, proprio per accelerare il passaggio alle nuove piattaforme.
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