Usa: la FTC avvia nuove azioni legali per fermare lo spamming pornografico

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La Federal Trade Commission americana ha lanciato la scorsa settimana una nuova offensiva contro lo spamming pornografico, intraprendendo azioni legali contro 7 societ&#224 che non avrebbero contrassegnato i loro messaggi con le apposite diciture richieste dal CAN-SPAM Act.

Quattro delle sette compagnie hanno gi&#224 acconsentito a pagare una multa del totale di 1,15 milioni di dollari e di conformarsi con le leggi federali le quali richiedono che i messaggi elettronici a contenuto pornografico siano contrassegnate dalla dicitura ¿SEXUALLY-EXPLICIT¿.

Le 4 compagnie che hanno deciso di patteggiare sono la BangBros.com, la APC Entertainment e Pure Marketing Solutions (Florida) che hanno pagato rispettivamente multe da 650, 220 e 50 mila dollari; la californiana MD Media (239 mila dollari) e la Internet Matrix Technology (50 mila dollari).

Le altre societ&#224 coinvolte sono la TJ Web Productions del Nevada; la Cyberheat dell¿Arizona e la Impulse Media di Washington, accusate di praticare le cosiddette pratiche di ¿marketing affiliato¿.

L¿azionde della FTC mira appunto a colpire quelle compagnie che utilizzano le eMail non sollecitate per farsi pubblicit&#224 e che si distanziano dalla pratica dello spamming commissionando il lavoro a terze parti, in genere societ&#224 off-shore.

In base al CAN-SPAM Act, per&#242, tutte le aziende che ricorrono al marketing affiliato sono responsabili per le azioni dei sub-contraenti.

In questo modo, chiunque scelga di ricorrere a questa pratica non pu&#242 dissociarsi con quanto commesso dalle aziende che compiono ¿materialmente¿ lo spamming, schiacciando il bottone di invio.

Le 7 aziende sono inoltre accusate di non fornire il messaggio di opt-out nell¿eMail e di diffondere informazioni false, contravvenendo apertamente alle imposizioni legislative.

L¿azione della FTC &#232 un atto dovuto, spiega Lydia Parnes del Bureau of Consumer Protection della FTC, ¿per mettere in guardia gli spammer e proteggere i genitori e i ragazzi che hanno il diritto di poter controllare quanto arriva nelle loro caselle di posta elettronica¿.

Alessandra Talarico


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