BIBLIOTECH
il Mulino, Bologna 2005
Pagine 264
ISBN 88-15-10577-8
Prezzo 21.00
La democrazia societaria ed il controllo dell’operato degli amministratori sono due temi al centro del dibattito sulla “corporate governance”. Perciò il rafforzamento dei diritti degli azionisti di minoranza e gli strumenti per azionarli sono divenuti soluzioni proposte da più parti per migliorare l’efficienza societaria e diminuire gli abusi non solo degli amministratori ma anche dei gruppi di controllo delle società per azioni.
A partire dal 1998 è stata introdotta in Italia l’azione sociale di responsabilità delle minoranze di società quotate, azione che la riforma del diritto societario del 2003 ha esteso alle S.p.A. “chiuse” e – in modo lievemente diverso – alle S.r.l. Attraverso tale istituto i soci che raggiungano una determinata percentuale di capitale sociale possono “vestire i panni della società” e, per suo conto, intentare causa ad amministratori e sindaci che le abbiano provocato dei danni a seguito del loro comportamento negligente. Tale azione trae origine dalla “Derivative suit” di “Common law”, particolarmente diffusa negli Stati Uniti ove è stata oggetto di numerose indagini sia giuridiche che di analisi economica.
Il volume, partendo da una disamina giuridica e comparatistica, segue un approccio di analisi economica cercando di misurare l’efficienza della “Derivative suit” e della azione di responsabilità italiana inquadrandolo nella più ampia problematica della “Corporate governance”. Tale esame adotta una metodologia che richiede di valutare gli strumenti del diritto societario non in base ad astratti principi di equità o di protezione di interessi minoritari, ma tenendo presente gli effetti economici che ciascuna norma provoca. Il metro di valutazione diventa perciò la capacità di massimizzare il valore delle società ed indirettamente quello complessivo.
(dalla quarta di copertina)
Alessandro De Nicola, avvocato, è il socio amministratore delle sedi italiane di uno studio legale internazionale. Docente di Diritto commerciale all’Università Bocconi di Milano, è editorialista del “Sole-24 Ore” e presidente della Adam Smith Society.