Ollila: dai telefonini al petrolio. L¿ex Ceo Nokia alla presidenza della Shell

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Europa


Jorma Ollila

Dai telefonini all¿oro nero. &#200 questa l¿evoluzione di Jorma Ollila che, dopo aver annunciato l¿abbandono delle cariche operative in Nokia da giugno 2006, ha rivelato che proseguir&#224 la sua carriera alla presidenza del gruppo petrolifero anglo-olandese Royal Dutch Shell.

Ollila, 54 anni, passer&#224 alla storia come colui che, arrivato dalla piccola citt&#224 di Sein&#228joki, &#232 riuscito a trasformare Nokia da oscuro conglomerato finlandese in multinazionale leader di un mercato ad alta competizione come quello della telefonia mobile.

Ollila comincia la sua carriera a Citibank, prima a Londra poi nella capitale finlandese.

Nel 1985 entra in Nokia come vice presidente delle operazioni internazionali e si afferma subito come uomo forte di un gruppo ancora alla ricerca di se stesso.

Nel 1990 diventa presidente della divisione telefonia mobile, alle prese con le sperimentazione sulla prima telefonata in tecnologia Gsm, sebbene la societ&#224 si disperda ancora nelle pi&#249 svariate attivit&#224.

Nel 1992 Ollila assume la carica di presidente esecutivo e direttore generale del gruppo e concentra tutte le sue energie sulla divisione mobile, intuendo l¿enorme potenziale del settore, per diventare, nel 1999, presidente del gruppo e del consiglio di amministrazione.

Prese in mano le redini della societ&#224 ricostituisce la direzione, cambia la strategia di marketing, ruba la poltrona a Motorola e porta il gruppo in vetta all”olimpo della telefonia mobile, conquistando in breve tempo una quota di mercatodel 40%.

Per quattro anni Nokia domina incontrastata, fino a che la concorrenza non diventa agguerrita ed entrano in scena le compagnie asiatiche, che cominciano a produrre modelli pi&#249 sofisticati e attraenti, soprattutto quelli a conchiglia.

Il portfolio Nokia, invece, da questo punto di vista scarseggia, il gruppo comincia allora a vacillare e perde 10 punti di quota di mercato.

Ollila non si da per vinto e crea una divisione nuova di zecca, Multimedia, per creare i telefonini del futuro, pur continuando a produrre modelli entry level per non perdere terreno sui mercati emergenti, soprattutto quelli asiatici, dove gi&#224 si profila la concorrenza cinese.

Il gruppo riprende quota e si riporta al 33% del mercato, ma deve ancora far fronte all¿assalto di rivali molto competitivi e a una guerra dei prezzi che fa abbassare i margini.

La casa finlandese ha archiviato l¿ultimo trimestre con un fatturato netto di 8,1 miliardi di euro, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo 2004.

L¿utile netto si &#232 attestato a 799 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 695 milioni dell¿anno prima.

La successione di Ollila in seno al gruppo non coglie certo di sorpresa, essendo stata anticipata e preparata con cura.

Quanto alla sua prossima sfida alla guida di Shell, il gruppo petrolifero ha indicato di aver ¿cercato nel mondo intero un presidente di statura internazionale che aveva gi&#224 diretto con successo una compagnia molto complessa¿, aggiungendo di aver trovato in Ollila ¿tutte queste qualit&#224 e altro ancora¿.

Ollila, che siede anche nel consiglio di amministrazione del gruppo automobilistico Ford, dovr&#224 dirigere Nokia fino a giugno del 2006, quando migrer&#224 verso la Shell, pur restando nel gruppo finlandese in qualit&#224 di presidente non esecutivo.

Alessandra Talarico

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