MEDIASET – Respinti i 4 ricorsi presentati per bloccare la rogatoria chiesta dai Pm di Milano

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VINTI

La Suprema Corte Svizzera ha respinto un ricorso e ne ha giudicato altri tre irricevibili nell’ambito dell’inchiesta sull’acquisto dei diritti di alcuni film americani da parte di Mediaset. I ricorsi erano stati presentati dagli avvocati di due società e di due privati – dei quali non sono stati resi noti i nomi – che si opponevano alla decisione presa nel giugno scorso dalla Confederazione elvetica, che aveva dato il via libera alla rogatoria chiesta dai pubblici ministeri milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale. I due Pm milanesi volevano ottenere informazioni sui conti correnti bancari interessati dall’inchiesta sui diritti cinematografici acquistati da Mediaset – tra il 1990 e il 1999 – tramite due società off-shore (la Century One e la Universal One). Secondo la Procura di Milano alcune società americane hanno venduto i diritti cinematografici alle due società off-shore, le quali a loro volta li avrebbero rivenduti a Mediaset con una forte maggiorazione di prezzo, allo scopo di aggirare il fisco italiano. Vi sono sospetti che la transazione sia stata gonfiata di 170 milioni di dollari. Ora i Pm milanesi potranno metter le mani su importanti documenti che li aiuteranno a individuare gli intestatari dei conti, gli spostamenti e i passaggi di denaro avvenuti su di essi. Ricordiamo che Mediaset ha sempre respinto le accuse sostenendo di aver agito rispettando in ogni sua operazione le regole di trasparenza e tutela degli investitori.

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