CANALE PODCAST
Qualche giorno fa, infatti, il Ministro delle Attività Produttive e il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie hanno varato due decreti, per una dotazione finanziaria complessiva di 630 milioni di euro, di cui è possibile leggere tutte le informazioni di dettaglio nell’articolo che Key4Biz ha dedicato all’iniziativa.
Nel primo decreto, dedicato all’ICT, saranno valutati come prioritari i ‘progetti di cooperazione ad uno stadio di sviluppo avanzato, con potenzialità di crescita occupazionale qualificata su un arco di tempo tra i 2 ed i 5 anni e con possibilità di potenziamento competitivo sui mercati internazionali. Le imprese interessate dovranno presentare i progetti di cooperazione entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (consulta il pdf completo).
Nel secondo decreto, dedicato all’high-tech, al relativo bando di gara sono ammessi i consorzi e le società consortili partecipati per almeno il 50% da piccole e medie imprese che esercitino attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi, o un’attività di trasporto; quelle agro-industriali, ossia imprese agricole di trasformazione; le aziende artigiane di produzione di beni, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica autonoma. I programmi di sviluppo pre-competitivo, finalizzati non solo all’evoluzione di nuovi prodotti e servizi ma anche alla riduzione dei costi aziendali per l’aumento della competitività, devono avere per oggetto la sperimentazione e la realizzazione, mediante applicazioni informatiche innovative, di nuovi processi aziendali relativi all’ideazione, approvvigionamento, produzione, distribuzione, commercializzazione e internazionalizzazione (consulta il pdf completo).
Al centro dei messaggi lanciati durante l’intervista, rilasciata dall’On. Galati a Canale Podcast, vi è l’importanza di questi due decreti mirati a sostenere lo sviluppo dell’innovazione digitale e aumentare la competitività internazionale del nostro sistema produttivo.
Potete ascoltare l’intervista completa scaricando il relativo Mp3, realizzato appositamente per il Canale PodCast di Key4Biz. Ve ne anticipiamo qui alcuni passaggi salienti:
[¿] l’innovazione e la ricerca in ambito industriale non è più una facoltà ma ormai una necessità del sistema produttivo italiano. Ciò è dettato dall’aggressiva competitività internazionale e in particolar modo dall’azione dei paesi emergenti che possono contare sia su un costo del lavoro molto basso, sia sulla capacità di produzione altamente competitiva. Nel nostro paese l’innovazione si deve muovere quindi a tutto campo: di processo, di prodotto, in termini di risorse umane fino ad arrivare al cuore, all’organizzazione stessa delle imprese. Questo deve essere al centro della politica di governo ed è il motivo per cui i nostri bandi sono rivolti non soltanto verso coloro che vogliono creare nuove imprese ma anche e soprattutto affinché tutto l’apparato industriale possa ammodernarsi [¿];
[¿] Nella finanziaria, per quanto riguarda il mondo dell’impresa, abbiamo cercato di indirizzare le risorse disponibili su tre asset principali: 1. Il costo del lavoro, intervento richiesto sia dal mondo industriale sia dal sindacato; 2. Uno sforzo sul ¿Fondo dell’Innovazione¿ di quasi 3 miliardi di euro. 3. La Banca del Sud, perché una parte del nostro Paese purtroppo non gode ancora di un sistema creditizio non soltanto in termini di tassi, ma anche in termini di conoscenza stessa del territorio[¿];
[¿] Abbiamo lavorato in questi anni con ottimi risultati attraverso la metodologia dei ¿bandi tematici¿, rivolti a settori specifici. Un grande sforzo è stato fatto verso le regioni del mezzogiorno, pensiamo solo che al recente bando rivolto alle PMI sull’innovazione, hanno concorso solo nelle regioni dell’obiettivo 1 circa 1.300 aziende, per un¿incentivazione da parte del Ministero di quasi 1 miliardo di euro. Ma vede, al di là dell’aspetto economico è per noi chiave far conoscere agli imprenditori la possibilità di partecipare a questi bandi, migliorando così la capacità complessiva del sistema produttivo italiano. Le riunioni presso le Associazioni di categoria, la maggiore diffusione sui nostri siti Internet, la possibilità attraverso campagne mediatiche; un sistema di comunicazione diffuso e che premia gli imprenditori che vogliono innovare [¿].
Ascolta il podcast: