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Alcune settimane fa, sei big dell’industria mobile – Ericsson, Nec, Nokia, Broadcom, Panasonic e Texas Instruments – si sono rivolti alla Commissione europea, lamentando il comportamento anti-concorrenziale della statunitense Qualcomm nelle licenze per la tecnologia della telefonia 3G.
L’ideatore della tecnologia CDMA, secondo i sei produttori, limiterebbe l’accesso ai propri brevetti e, imponendo condizioni contrarie al diritto comunitario, proporrebbe delle offerte preferenziali ai produttori telefonici che siglano con l’azienda contratti di fornitura esclusivi.
Dopo essersi difesa affermando che la vasta adesione delle aziende ai suoi programmi di licenza dimostra la lealtà del comportamento della società, Qualcomm è tuttavia passata al contrattacco, facendo causa a Nokia, rea di aver violato una dozzina di brevetti relativi allo standard di cellulari più diffuso al mondo.
I brevetti in questione, spiega Qualcomm, “sono essenziali per la manifattura o l’uso di sistemi conformi agli standard cellulari GSM, GPRS ed EDGE” e Nokia li starebbe violando, producendo o vendendo negli Usa prodotti compatibili con la famiglia di standard GSM.
Per questo motivo, oltre al risarcimento danni, Qualcomm chiede un’ingiunzione che vieti al gruppo finlandese di continuare la vendita di questi prodotti.
La causa, spiega Qualcomm, arriva dopo che diverse volte la società aveva fatto presente a Nokia di star usando brevetti GSM senza licenza.
“Fino ad ora – ha affermato Louis M. Lupin, senior vice president di Qualcomm – abbiamo creduto che la vicenda potesse essere risolta in via amichevole. Tuttavia appare chiaro che una soluzione cooperativa è improbabile e dobbiamo andare avanti per via giudiziaria al fine di proteggere i nostri diritti”.
La richiesta di servizi dati e applicazioni multimediali ha conosciuto una crescita notevole dall’avvento delle tecnologie mobili di seconda generazione.
“La capacità di fornire performance migliori è una delle ragioni primarie per cui l’industria wireless ha scelto la tecnologia CDMA per la maggior parte degli standard e dei sistemi cellulari di terza generazione”, ha sottolineato Qualcomm.
Per far fronte alla crescita della domanda e a causa della concorrenza dei sistemi CDMA, gli standard 2G, come il GSM, si sono evoluti per supportare maggiori capacità di trasmissione dati.
“Queste evoluzioni del GSM – il GPRS prima e l’EDGE dopo – hanno adottato innovazioni brevettate da Qualcomm per permettere ai sistemi CDMA di raggiungere maggiori velocità di trasmissione, di aumentare l’efficienza di spettro, di migliorare la capacità e la resistenza alle interferenze e di facilitare la distribuzione multimediale”.
I prodotti Nokia conformi agli standard GSM, GPRS ed EDGE, continua Qualcomm, violano i brevetti diventati ormai essenziali alla famiglia GSM. Sei di questi brevetti sono gli stessi per i quali Qualcomm ha fatto causa anche alla Broadcom Corporation a luglio.
La società, che nel suo portfolio include oltre 4 mila brevetti e applicazioni negli Usa e 20 mila nel mondo, ha siglato accordi per la concessione dei suoi brevetti con oltre 130 produttori tlc di tutto il mondo.
“Questo esteso programma di licenza – conclude Qualcomm – ha favorito l’adozione delle nuove tecnologie e promosso una vibrante competizione, incoraggiando l’innovazione e l’avanzamento tecnologico”.
Non resta che attendere quale sarà la risposta di Nokia.