P2P: BitTorrent stringe un patto antipirateria con Hollywood 

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


P2P

I grandi studios hollywoodiani e il fornitore di tecnologie Internet BitTorrent hanno siglato un patto per fermare la dilagante pirateria, che da troppo tempo ormai ha messo in ginocchio il mercato cinematografico e discografico.

L’accordo riguarda specificatamente il furto di film, che vengono messi online illegalmente sulle piattaforme peer-to-peer (P2P).

Le due società definiscono questa partnership una “prima esperienza”. Secondo i termini dell’intesa, il fondatore di BitTorrent, Bram Cohen, ha accettato di ritirare dal proprio sito Internet i link che permettevano agli utenti di scaricare file illegali.

 

Visto che il software BitTorrent è ampiamente utilizzato per piratare film, programmi televisivi e musica, questo patto, siglato con la Motion Picture Association of America (MPAA) la potente lobby che difende gli interessi delle major cinematografiche, ha un valore più simbolico che altro.

Questo accordo, infatti, non rappresenta sicuramente un’azione di impatto immediato per combattere la pirateria, tuttavia si tratta di un importante intesa che contribuirà in qualche modo ad arginare la pratica di scaricare file coperti da copyright.

 

“Siamo contenti che Bram Cohen e la sua azienda stiano lavorando con noi per limitare l’accesso a file illegali sul sito Web BitTorrent.com”, ha detto Dan Glickman, amministratore delegato della Motion Picture Association of America. “Stanno indicando la strada ad altre società”, ha aggiunto Glickman.

 

Il software BitTorrent permette di condividere un’ampia banca dati contenete film, programmi televisivi o di musica, file che possono essere spezzettati e condivisi tra un gran numero di utenti e velocemente distribuiti attraverso Internet e raccolti sul computer di chi li scarica.

L’uso del software BitTorrent per copiare e ridistribuire contenuti protetti viola i diritti d’autore. Il mese scorso, un tribunale di Hong Kong ha condannato un uomo per aver cercato di scaricare, con questo software, dei film distribuiti illegalmente.

 

Bisogna ricordare che Bram Cohen ha già preso pubblicamente posizione contro la pirateria di film che avviene grazie alla sua tecnologia e che una società di capitali di rischio ha speso 8,5 miliardi di dollari per aiutarlo a creare un servizio legale sul tipo di iTunes. 

 

Secondo lo studio Gartner, l’accordo con la MPAA potrebbe, quindi, iscriversi nella prospettiva di questo futuro servizio e portare all’adozione della tecnologia BitTorrent per spingere Hollywood a lanciarsi nella vendita di film online. Anche se l’analista Allen Weiner tiene a sottolineare che l’accordo non significherà la fine della pirateria di film, poiché diverse reti di scambio sono basate sulla tecnologia BitTorrent.

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