BIBLIOTECH
Il Castoro, Milano 2005
Pagine 250
ISBN 88-8033-350-X
Prezzo 23.50
‘Print the Legend’: è un giornalista a pronunciare queste parole in L’uomo che uccise Liberty Valance, ma è uno dei maestri del cinema mondiale, John Ford, che gliele affida. In questa battuta è rinchiuso tutto il senso e il legame che unisce il cinema al giornalismo. “Print”, stampa, atto definitivo che conclude il processo di entrambi, e “leggenda”, cioè quel raccontare storie, importanti ed esemplari, che è uno dei fattori più importanti di costruzione dell’identità di ciascun individuo e della comunità in cui viviamo. Racconto che è proprio del cinema e che la stampa dal canto suo riempie di precise e accurate informazioni.
In questo libro le relazioni tra cinema e giornalismo sono indagate da molteplici punti di vista: dai grandi film degli anni Cinquanta a Quarto potere, dalla messa in discussione dello statuto di verità dell’immagine e del ruolo del giornalista degli anni Sessanta alla nascita del genere documentaristico fino agli esempi odierni, dal cinema della realtà di Kiarostami alla rinascita del film inchiesta di Michael Moore. I testi raccolti nel volume sono di cineasti (Abbas Kiarostami, Jean-Louis Comolli, Michael Moore), giornalisti (Carl Bernstein, Rodolfo Brancoli, Stefano Della Casa), filosofi (Marie-José Mondzain), critici (Alain Bergala, Seymour Chatman, Serge Kaganski, Franco La Polla, Richard R. Ness, Jean-François Rauger, Michael H. Wilson, Jean-Baptiste Thoret).
Ad arricchire il volume, un repertorio fotografico straordinario e una filmografia completa. Il libro è l’edizione italiana del volume monografico che ha accompagnato l’importante retrospettiva Newsfront, dedicata al rapporto tra cinema e giornalismo, svoltasi nell’ambito del Festival di Locarno del 2004.
(dalla quarta di copertina)