Francia
Il Ceo di Alcatel, Serge Tchuruk, ha confermato l’interesse per Thales, gruppo di elettronica di difesa, a cui sarebbero interessati anche Finmeccanica e EADS. Secondo diverse indiscrezioni di stampa, Alcatel, che controlla già il 9,5% del gruppo, starebbe esaminando la possibilità di lanciare un’opa da 8,6 miliardi di dollari su Thales, la cui sorte dipende però dal governo francese, che ne controlla il 31,3% e si trova in una posizione tale da determinare la decisione finale.
In un’intervista al Wall Street Journal, Tchuruk ha infatti dichiarato: “La mia direzione (preferita) è di fare qualcosa con Thales. Ne stiamo discutendo col mangement….chiunque al mio posto farebbe lo stesso”.
La questione, tuttavia, è estremamente delicata, poiché l’ultima parola tocca al governo francese, che dovrà valutare anche altri possibili acquirenti, come l’italiana Finmeccanica e EADS.
La principale attrazione di Thales è la sua divisione Communications, che si occupa, tra le altre cose, di sistemi per la gestione di reti di comunicazione, produzione di terminali fissi e mobili per le comunicazioni satellitari, sistemi radiomobili digitali (SCRA e TETRA).
Il fatto che un costruttore di infrastrutture per le tlc sia interessato a una compagnia specializzata in equipaggiamenti di difesa per una divisione che produce appena il 20% dei profitti, ha suscitato molte perplessità negli osservatori.
Nel caso Alcatel riuscisse a compiere l’impresa, comunque, il gruppo entrerebbe nel robusto mercato delle commesse statali e potrebbe ridurre la sua dipendenza dai notoriamente ciclici mercati tlc.
Nel 2001, Alcatel aveva tentato una fusione con la rivale statunitense Lucent Technologies, ma dopo il fallimento delle trattative sembrava aver rinunciato a strategie di consolidamento, che, secondo gli osservatori, sarebbero risultate più comprensibili rispetto alla nuova strada intrapresa da Tchuruk.