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Cresce la passione degli europei per il Web. Secondo uno studio di European Interactive Advertising Association (EIAA), anzi, la liaison è maturata col tempo, come dimostra sia il tempo passato online che la soddisfazione tratta dall’esperienza.
L’utente medio europeo passa in Rete 10 ore e 15 minuti a settimana, contro le 8 ore e 45 del 2004.
Rispetto allo scorso anno, dunque, c’è stata una crescita del 17%, mentre rispetto al 2003 si passa online il 56% del tempo in più.
Addirittura, la ricerca EIAA – condotta su 7 mila europei – sottolinea l’emergere di una nuova categoria, quella dei super-navigatori.
Circa un quarto (24%) degli utenti intervistati, passa 16 ore a settimana navigando il Web, mentre il 69% è online 5 giorni a settimana. Le cifre relative agli utenti a banda larga sono ancora più significative, con circa un terzo degli utenti (31%) che passano in Rete più di 16 ore a settimana.
Un altro dato molto significativo riguarda il fatto che Internet è cresciuto molto più velocemente di tutti gli altri media: mentre il Web incassava un +17%, la Tv cresceva del 6%, la radio del 14%, i quotidiani del 13%.
Gli utenti europei, inoltre, sono sempre più sofisticati e ricettivi rispetto alle nuove tendenze: la crescente penetrazione della banda larga ha fatto sì che l’esperienza online sia molto più diversificata e personalizzabile allo stesso tempo, con una crescita significativa di applicazioni e servizi fino a pochi anni fa sconosciuti ai più.
Il 29% degli utenti a banda larga scarica musica dal Web almeno una volta al mese (si parla, ovviamente, di download legale, tipo da iTunes), mentre il 13% posta regolarmente un commento su un blog, il 12% scarica un podcast almeno una volta al mese e il 10% ha già utilizzato Internet per telefonare.
Dall’indagine emerge che Internet è ritenuto una delle fonti di informazioni più affidabili tra quelle consultate quotidianamente.
Fatta eccezione per la fascia oraria tra le 6 e le 10 del mattino, Internet è il secondo media più usato: tra le 10 e 17, il Web arriva subito dopo la radio, tra le 17 e le sei del mattino arriva dopo la Tv.
A sorpresa, non sono gli utenti nordici, ma quelli francesi che passano più tempo online, con una media di 13 ore a settimana (il 32% degli intervistati dice di passare anche più di 16 ore online). Seguono Gran Bretagna e Spagna, con una media di 11 ore a settimana, la Scandinavia e la Germania con una media di 10 ore e, fanalino di coda, l’Italia, con una media di 8 ore a settimana.
“La cosa più sorprendente che emerge da questo studio, è la velocità con cui i gli europei sono diventati utenti sofisticati. E questo dimostra che se i contenuti e i servizi sono buoni, la domanda ci sarà”, ha spiegato Michael Kleindl, presidente EIAA.
Constatazione essenziale per chi si occupa di marketing, anche alla luce della grande interazione permessa tra le aziende e i consumatori.
Nel caso ci fosse ancora qualche dubbio, “…questo studio conferma l’efficacia di Internet come canale per raggiungere i consumatori”, ha detto Nigel Morris, CEO di Isobar Worldwide.
Godiamoci la Rete, dunque, prima che la pubblicità arrivi a impadronirsi anche del cyberspazio.