Italia
“All’inizio di dicembre l’84% dei progetti della 1ª fase del Piano di eGovernment era già stato completato, rispetto al 40% del settembre dell’anno scorso. E, quindi, c’è la concreta possibilità che sia centrato l’obiettivo che ci eravamo posti per questa legislatura”. È quanto ha dichiarato Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, intervenendo ad un convegno della Provincia di Como.
Oltre a sottolineare questo traguardo, il Ministro si è però tolto anche qualche sassolino. Citando uno studio che la Booz Allen Hamilton ha realizzato recentemente nei Paesi G7 per conto del governo inglese, Stanca ha infatti sottolineato che “da esso emerge che, grazie al Piano di eGovernment, l’Italia è riuscita a recuperare il gap che la separava dagli altri Paesi industriali e per taluni settori addirittura superandoli, conquistando anzi una leadership riconosciuta. È stata infatti creata una struttura governativa di forte impatto per l’eGovernment, non solo con la costituzione di un apposito dicastero, ma anche di organismi decentrati, comitati interministeriali, il Cnipa”. Ma, ha subito aggiunto il ministro Stanca, “…questi innegabili progressi e successi internazionali del nostro Paese non hanno trovato alcuna eco sui giornali, sempre sensibili invece a enfatizzare le valutazioni, spesso soggettive e discutibili per metodologia, soprattutto quando sono di taglio negativo”.
Stanca ha poi affermato che “…il nostro Paese richiede non solo un sistema pubblico che eserciti con efficacia le sue prerogative, ma anche una grande operazione di recupero di fiducia dei cittadini nel modo di operare dello Stato”.
Il Ministro si è inoltre soffermato sul “Progetto ComoOnLine”, coordinato dal Comune di Como e che coinvolge complessivamente 15 amministrazioni comunali e una comunità montana, ma anche altri 7 enti (Arpa, Camera di Commercio, Azienda Sanitaria Locale, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ufficio territoriale del Governo, ISPSL e INPS di Como), che ha richiesto un investimento di 2,7 milioni di euro di cui oltre la metà concesso dallo stesso Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ed è ormai prossimo al completamento.
Tra i molti servizi che esso rende disponibili on line ci sono l’iscrizione dei figli a scuola e l’emissione dei relativi certificati; l’istruzione di pratiche edilizie e occupazione di suolo pubblico per lavori, con relativo pagamento; la richiesta di certificati anagrafici e di informazioni varie; le segnalazioni; il pagamento delle contravvenzioni.
Il ministro Stanca ha poi ricordato che “ComoOnLine realizza uno dei principi ispiratori della nostra riforma digitale, prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale: la cooperazione tra tutti gli enti coinvolti, disponendo l’integrazione dei procedimenti per rendere più efficiente i processi e agevolare i cittadini e le imprese nei loro adempimenti”.
A questo progetto se ne affianca anche un altro, “Como-On-Air”, pure presentato dal Comune di Como, che ha richiesto investimenti per 433 mila euro, di cui 135 mila co-finanziati dallo stesso ministro nell’ambito del programma “tGovernment”, ossia i servizi pubblici on line attraverso la televisione digitale terrestre. Oggi è ancora nella fase sperimentale su “Espansione TV”, ma a regime prevede l’erogazione di 50 servizi al cittadino.
Nell’insieme, ha concluso Stanca, “…abbiamo trasformato i computer di casa in sportelli pubblici sempre aperti. Oltre 4 mila amministrazioni pubbliche hanno condiviso il più rilevante impegno mai realizzato da un Governo, il quale ha stanziato 1,3 miliardi di euro in aggiunta ai bilanci delle stesse Pubbliche Amministrazioni, con l’obiettivo non solo di migliorare il rapporto con i cittadini e le imprese, ma anche di rendere più efficiente l’apparato burocratico pubblico, combattendo anche gli sprechi, perché uno Stato che costa meno e lavora meglio crea più ricchezza per l’intero Paese”.