Diritti sui brevetti tlc: la Ue chiude l’indagine sul ‘patent ambush’. Soddisfacenti le modifiche dell’ETSI

di Alessandra Talarico |

Europa


Neelie Kroes - Commissario Ue alla concorrenza

La Commissione europea ha chiuso l’indagine antitrust relativa all’ETSI (European Telecommunications Standards Institute), l’istituto europeo incaricato di standardizzare il settore delle telecomunicazioni, in seguito alle recenti modifiche apportate dall’organizzazione alle sue regole di normalizzazione.

 

L’ETSI, ha spiegato la Ue, ha cambiato le regole relative ai diritti di proprietà intellettuale di uno standard, con l’obiettivo di minimizzare il rischio del cosiddetto ‘patent ambush‘.

Il patent ambush avviene, in pratica, quando una compagnia nasconde il fatto che essa detiene i diritti di proprietà intellettuale essenziali per uno standard. Dopo che lo standard è stato approvato, la compagnia rivela dunque i suoi brevetti e può pretendere le royalty dalle altre aziende obbligate a utilizzare la tecnologia brevettata.

 

Anche se la rivendicazione dei diritti da parte dell’azienda detentrice dei diritti è, in sé, ammissibile, tale pratica permette a questa azienda di erigere una ingiustificata barriera nei confronti dei concorrenti, sopprimendo artificialmente la possibilità di considerare altre tecnologie e, quindi, falsando la concorrenza.

 

Bruxelles aveva avviato l’inchiesta in seguito alle diverse segnalazioni da parte dell’industria, che riteneva che le regole ETSI sui diritti di proprietà intellettuale fossero incapaci di offrire in livello di protezione sufficiente contro i casi di patent ambush.

 

I conflitti tra i detentori dei diritti di proprietà intellettuale e le compagnie costrette a pagare per l’uso della tecnologia sono diventati sempre più numerosi, una gatta da pelare per i regolatori di entrambi i lati dell’Atlantico.

 

Il Commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes si è detta soddisfatta delle modifiche apportate dall’ETSI: “Gli standard sono sempre più importanti, in particolare nel settore hi-tech. È essenziale che gli enti di standardizzazione elaborino delle regole che garantiscano procedure eque e trasparenti, nonché una divulgazione pertinente dei diritti di proprietà intellettuale in uno stadio precoce”.

 

La Commissione ha ugualmente accolto con soddisfazione altre iniziative dell’ETSI in materia di standardizzazione che, spiega la nota, “verranno seguite con interesse”.

 

Le modifiche richieste dalla Ue sono state approvate all’unanimità nel corso di un’assemblea generale il 22 novembre.

 

In questa occasione, è stato anche istituito un gruppo incaricato di esaminare altre eventuali modifiche relative alle regole di normalizzazione dell’ETSI, principalmente per quel che riguarda le licenze ex ante.

La Commissione ha indicato nelle sue guidelines sull’applicazione dell’articolo 81 del trattato CE relativo agli accordi di trasferimento di tecnologia (IP/04/470) che la concessione di licenze ex ante poteva avere effetti proconcorrenziali, vietando accordi di licenza che restringano la concorrenza.

 

La Commissione seguirà dunque con interesse i futuri dibattimenti dell’ETSI.

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