VINTI
La Electronic Frontier Foundation, associazione statunitense che si batte per la difesa delle libertà civili nella tecnologia, ha presentato una denuncia presso la Corte Distrettuale di San Francisco contro AT&T, per aver permesso alla National Security Agency (NSA), l’agenzia statunitense per la sicurezza nazionale, di effettuare ricerche nei suoi database nell’ambito della sua campagna di intercettazioni interne. Con questa denuncia la EFF mira a scoraggiare la collaborazione delle società tlc con la Nsa. Ricordiamo che dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 l’amministrazione Bush ha autorizzato la Nsa a monitorare le comunicazioni di persone sospettate di avere legami col terrorismo. La EFF e altri gruppi di difesa delle libertà civili, come l’American Civil Liberties Union (ACLU) e il Center for Constitutional Rights (CCR), hanno duramente criticato l’amministrazione Bush per aver dato questa autorizzazione alla Nsa, reputata in conflitto con il Foreign Intelligence Surveillance Act, una legge del 1978 che impedisce lo spionaggio contro i cittadini statunitensi all’interno degli Usa senza un ordine del magistrato. Anche l’ACLU e il CCR, nelle scorse settimane, hanno presentato altre denunce presso alcune corti federali statunitensi per bloccare la sorveglianza della Nsa.
