Italia
Internet, grande strumento per le comunicazioni, ma anche covo di pericoli per i ragazzi che circolano liberamente in Rete e che possono imbattersi in materiale pornografico, cadere vittime dei pedofili o più semplicemente scaricare involontariamente dei dialer, facendo arrivare bollette telefoniche astronomiche.
Queste sono solo alcune delle problematiche affrontate in occasione della terza edizione del Safer Internet Day, Giornata europea di sensibilizzazione dei minori all’uso sicuro di Internet e dei new media, che si è tenuta ieri 7 febbraio a Firenze, curata da Adiconsum e Save The Children Italia, nel corso della quale si è parlato anche degli strumenti a tutela dei minori.
I valori e le leggi del mondo reale, tra cui il rispetto del prossimo e della legge, valgono anche nella realtà virtuale, nel mondo di Internet.
E’ questo l’appello lanciato da Viviane Reding, commissario Ue alla società dell’informazione, in occasione del Safer Internet Day.
“Così come nel mondo reale, è importante che ci rispettiamo gli uni gli altri – e rispettiamo la legge – anche quando siamo online“, ha dichiarato Reding, spiegando che “la ‘maratona blog’ organizzata rappresenta un’opportunità per discutere questi aspetti”.
La ‘maratona blog’ consiste in un immenso ‘forum virtuale’, che abbraccia tutto il mondo, dura 24 ore e si sposta progressivamente da est a ovest in base al fuso orario, al quale possono partecipare utenti di Internet di tutte le parti del globo e al quale interverranno esperti per promuovere la sicurezza del web.
“I genitori devono insegnare ai figli sia a riconoscere i rischi che possono sorgere usando Internet, sia come comportarsi se una situazione li mette a disagio”, ha proseguito il commissario Ue, ricordando che il programma quadriennale (2005-08) per migliorare la sicurezza del web, promosso dalla Commissione Ue, ha un budget di 45 milioni di euro.
La Commissione europea ha varato un ampio programma d’azione sull’uso sicuro di Internet per i ragazzi denominato “Safer Internet Action Plan“. Ben 21 sono i Paesi dell’Unione coinvolti nel programma, ognuno di essi con uno specifico progetto. Adiconsum e Save the Children Italia sono, per il nostro Paese, rispettivamente coordinatore e partner del progetto Easy (Enhancing Awerness on Safety for Youths) con il supporto del Ministero per l’innovazione e le Tecnologie e del Ministero dell’Istruzione.
Il Safer Internet Day rappresenta, quindi, solo una tappa del programma europeo, ma riveste una particolare importanza, perché raccoglie l’adesione non solo dei 21 Paesi interessati, ma nella giornata di ieri, anche di altri, dalla Nuova Zelanda all’Argentina per una giornata dedicata completamente alla sensibilizzazione di ragazzi, insegnanti, genitori, amministrazioni locali e nazionali, operatori del settore sull’uso sicuro di Internet.
La Giornata si è articolata in varie iniziative: la sosta in piazza Santissima Annunziata dell’Easy Bus, un’iniziativa che offre ai più piccoli la possibilità di verificare in pratica l’uso sicuro di Internet.
In programma anche un Convegno sul rapporto dei minori con Internet, ma anche con la televisione, dove troppo spesso vengono mandate in onda in fasce orarie protette scene di violenza o comunque contenuti non adatti ai più piccini. Nell’occasione è stato presentato anche un opuscolo per far conoscere a genitori e insegnati gli strumenti di tutela già esistenti.
L’opuscolo, a cura del Corecom e del Difensore civico della Regione Toscana, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, si intitola “Bambini. Tv e Internet” e contiene il Codice di autoregolamentazione Tv e minori e il Codice di autoregolamentazione Internet e minori.
In una nota, l’Istituto degli Innocenti sottolinea quanto il rapporto dei bambini con televisione, Internet e gli altri media è centrale nella questione dei diritti. E’ necessario tutelare i ragazzi dai rischi in agguato nella Rete e dall’uso improprio di telefonia mobile e videogame, così come dagli effetti negativi dei messaggi Tv e dalla drammatizzazione dell’informazione, ma è altrettanto importante che le giovani generazioni possano usufruire a pieno delle grandi risorse dei media.
Il Difensore civico, Giorgio Morales, ha anticipato “Stiamo lavorando anche alla redazione di un libretto di più facile comprensione che vorremmo distribuire a tutti i ragazzi”.
“Internet è un pascolo immenso, ma è uno strumento curioso – ha detto Omar Calabrese, presidente del Corecom della Toscana – è bello perché consente un’assoluta libertà di pascolo, ma allo stesso tempo è una giungla pericolosa perché non si sa chi nasconde in questa boscaglia”.
In materia di tutela dei minori dai pericoli di Internet, Calabrese vorrebbe “una legislazione meno ipocrita”.
“Che senso ha – si chiede – avere dei codici di autoregolamentazione per minori? O si delibera o non si delibera: è giusto vietare il meno possibile, ma servono leggi precise, esatte”.
Secondo Calabrese, per tutelare i minori è importante “conoscere le leggi esistenti, da qui l’idea di stampare un opuscolo che le contenga da diffondere il più possibile“, ma è anche necessario che i genitori siano più presenti e “non abbandonino i minori a se stessi davanti alla Tv o a Internet” e che “le istituzioni intervengano per aumentare il grado di socializzazione delle persone”.
“Da una indagine negli Usa – spiega Calabrese – è emerso che il grado di socializzazione ai tempi di Kennedy era 100 e che oggi è sceso a 18″ .
Aggiungendo che la socializzazione consente di discutere, confrontare e quindi evidenziare pericoli che altrimenti rimarrebbero nascosti perché chiusi nella sfera del rapporto a due utente/Internet.
Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, ha commentato: “I media sono strumenti essenziali nella promozione dei diritti attivi dell’infanzia e dell’adolescenza. Serve però maggiore collaborazione fra il sistema dei media e la realtà sociale e deve essere garantito ai giovani, a tutti i giovani, la possibilità di avervi accesso e di farne un uso più interattivo. Vanno assicurati sistemi di protezione contro i pericoli, ma solo dove è indispensabile. Forte deve essere invece l’azione educativa, da condurre assieme a insegnanti, operatori e famiglie”.