Intervista a Oscar Cicchetti (Netscalibur): ‘Le nostre imprese perdono in competitività? Investono poco e male in IT’

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a cura di Lele Dainesi

CANALE PODCAST


Oscar Cicchetti

Oggi Key4biz intervista Oscar Cicchetti, Amministratore Delegato di Netscalibur Italia Spa. Laureato in Ingegneria Elettrotecnica, autore di numerose pubblicazioni universitarie, in precedenza ha ricoperto in Telecom Italia la posizione di Responsabile della Direzione Internazionale e ha una lunga carriera alle spalle nel settore della tecnologia.

L’azienda di cui oggi è alla guida, vanta – tra gli assetti societari – imprenditori di spicco nell’innovazione tecnologia italiana, come Vittorio Merloni, Renato Riverso e Franco Bernabè. Era inevitabile discutere con lui dell’esplosione del fenomeno banda larga in Italia, dell’evoluzione del business dell’All-IP, dell’Internet delle cose (machine to machine), del VoIP, etc.

Pensate solamente che Netscalibur (www.netscalibur.it) nella sua mission di offerta di servizi IP alle imprese è l’unico provider italiano a possedere un peering point privato nazionale denominato GIX (Global Internet Exchange) e che, come ha affermato lui stesso nell’intervista: “…molto è ancora da fare sul mondo broadband per rendere le imprese italiane competitive a livello internazionale. Il BB si è caricato di significati anche sproporzionati rispetto al reale impatto immediato sullo stile di vita dei singoli e delle famiglie: è stato incentivato con contributi governativi; è di fatto considerato oggi una metrica del digital divide…ma per le imprese…”.

Il VoIP dopo aver quasi monopolizzato le cronache, sembra aver lasciato il posto alla televisione e alle sue varie “nuove” declinazioni tecnologiche. Dobbiamo pensare che la voce su IP non interessi più alle aziende italiane? Dopo che, nell’ultimo anno, il broadband si è prepotentemente affermato nel nostro paese tra le famiglie, cosa dobbiamo aspettarci nel 2006 sul versante delle imprese? Gli italiani comprano sempre più high-tech, ma da aziende straniere. Come dovrà evolvere l’enterprise digital environment italiano per invertire questo trend?

Questi sono solo alcuni dei temi al centro della chiacchierata con Oscar Cicchetti, di cui vi anticipiamo qui alcune delle risposte chiave emerse nel corso dell’intervista audio realizzata per il Canale PodCast di Key4biz, e che può essere scaricata in versione integrale su pc, mp3 player o cellulare di terza generazione, per poterla riascoltare in ogni momento:

[] Io ritengo che il digital divide nel mondo corporate debba essere identificato non tanto con il possesso o meno di linee broadband xDSL, quanto piuttosto con parametri che hanno a che fare con le strategie di investimento in tecnologie dell’informazione nel lungo periodo. Gli investimenti in IT sono oggi direttamente proporzionali all’incremento di produttività da parte dei sistemi economici industriali e la spesa purtroppo è rimasta piatta in questi anni in Italia, meno del 2% in termini di percentuale sul PIL; una delle più basse d’Europa [];

[] Il mondo IP sta evolvendo tanto da permeare qualsiasi device che utilizziamo nella quotidianità. Questo concetto, noto anche come “Internet delle cose”, evolverà a tal punto da impattare in modo decisivo il modo di fare business in futuro. Grazie al supporto di soluzioni complete quali quelle offerte da Netscalibur, attraverso diverse modalità di accesso (Wi-Fi su hot spot pubblico, dial-up su rete privata o pubblica, GPRS/Umts su rete privata o pubblica, qualsiasi accesso ad Internet pubblico) il lavoratore potrà utilizzare, in piena sicurezza ed efficienza, grazie a sistemi di crittografia ed autenticazione, gli stessi strumenti disponibili all’interno del proprio ufficio [];

[] Il “nanismo” delle nostre imprese e la protezione di alcuni mercati interni, non invitano all’investimento in innovazione, né da parte delle nostre imprese e tanto meno da parte di imprese estere in Italia. Un dato molto interessante riportato nell’Agenda di Lisbona afferma che negli Stati Uniti un investimento in ICT ha un tasso di ritorno medio tre volte superiore a qualsiasi altro investimento effettuato da un’impresa in un orizzonte temporale di tre anni. Lo sviluppo del mobile, il recupero nella larga banda e dell’informazione individuale (PC nelle scuole e nelle case), la digitale terrestre, hanno rappresentato nel nostro paese un’importante spinta alla crescita della domanda. Credo che sia arrivato il momento di attuare iniziative di pari efficacia anche sul lato dell’offerta [];

[] L’economia si sta spostando sulla Rete e si è molto attenti oggi all’esperienza d’acquisto del consumatore, che è sempre di più “Internet-centrico”. Le aziende sono già “IP native” e se vogliono conquistare il cliente dovranno abbracciare il concetto di All-IP (tutte le funzioni aziendali in Rete) che è l’analogo del Triple-Play nel mondo consumer. L’integrazione di tutti i sistemi applicativi e comunicativi delle imprese sull’IP in un’unica piattaforma integrata, avverrà solo se l’impresa potrà toccare con mano il vantaggio tangibile della riduzione dei costi [].

Ascolta il podcast:


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