Italia
Si chiama La3 ed è
Tra i primi colpi messi a segno dalla nuova Mobile Tv di 3 Italia, ci sarà la diffusione in esclusiva e in diretta dei Mondiali Fifa
Dopo le sperimentazioni condotte dai concorrenti in questi giorni a beneficio di pochi trialist, le 64 partite del Mondiale FIFA 2006 diventeranno così il primo grande appuntamento planetario trasmesso dalla nuova TV mobile commerciale e La3 avrà l’esclusiva di questo evento per i suoi clienti.
Tra gli altri contenuti premium che i clienti di La3 potranno godersi, un ruolo di primo piano lo avranno le partite del campionato di calcio di serie A in portafoglio a Mediaset per le 3 stagioni dal 2006 al 2009, più un’opzione per la stagione 2009-2010, oltre al MotoGP. A titolo esemplificativo, le squadre per la stagione 2006-2007 saranno Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Sampdoria, Messina, Livorno, Siena e Treviso.
La3, che punta a iniziare le trasmissioni a giugno, partirà con un bouquet di 15 canali, 4 dei quali forniti da Sky all’interno di un ricco palinsesto pensato appositamente per 3 Italia (Sky Cinema, Sky Sport, Sky Vivo e Sky TG24), 1 canale Mediaset con il meglio di Canale5, Rete4 e Italia1 e il canale “all cartoon” Boing. Ad essi si dovrebbero aggiungere a breve i 3 canali della Rai (attualmente in fase di negoziazione), oltre ad un canale musicale in via di definizione.
Il bouquet sarà completato dal canale gratuito
Altri 5 canali, per un totale di 20, saranno disponibili entro la fine dell’anno e potranno essere utilizzati anche per dare vita a canali di servizio, a beneficio dei cittadini, della pubblica amministrazione e delle minoranza linguistiche.
3 Italia, dopo essere diventata la prima e unica “mobile media company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà grazie all’acquisto di Canale 7, pone oggi le basi per la creazione di un ricco bouquet di canali da fruire in mobilità, con un occhio a un mercato da 300 milioni di utenti nel mondo entro il 2006 (fonte Nokia), con 7 milioni di clienti attivi e un fatturato di 3 miliardi di euro in Italia al 2011 (fonte: consultazione pubblica Ministero delle Comunicazioni).
Un business che per il gruppo significa investimenti per 220 milioni di euro per l’avvenuta acquisizione di Canale 7, 50 milioni di euro l’anno per i contenuti e circa 5-10 milioni di euro l’anno per la comunicazione.
Intervenendo alla presentazione della nuova Tv mobile di 3 Italia, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha espresso grande soddisfazione sottolineando che: “Un altro primato si aggiunge a quelli che il nostro Paese ha fatto registrare ultimamente nel settore dell’ICT. L’Italia non è seconda a nessuno, in Europa, per tassi di sviluppo della banda larga, è leader nell’UMTS e occupa una posizione di avanguardia nella nuova Tv in mobilità. In questo scenario, la Lombardia svolge ancora una volta il suo ruolo di locomotiva, tenendo a battesimo la nascita di una nuova infrastruttura con grandi potenzialità”.
“In questi anni – ha ricordato Formigoni –
“Il DVB-H – ha evidenziato ancora il presidente – aumenterà sicuramente il tasso di pluralismo del sistema dei media in Italia, offrendo uno spazio nuovo e di grande potenzialità anche alla Pubblica Amministrazione nel suo dialogo continuo con i cittadini”.
“Comunicando, ad esempio, la sanità e il welfare, settori in cui il rapporto tra la Regione e il cittadino è sempre più stretto. Ma anche – ha osservato il presidente – con il mercato del lavoro, e lo scambio di domanda e offerta, e con l’offerta turistica, in un momento in cui, proprio mentre a Milano si svolge il più importante appuntamento fieristico di settore, gli indicatori registrano una crescita della richiesta del prodotto Italia”.
Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, ha ricordato che “Le rivoluzioni più importanti nel settore televisivo fino ad oggi avevano riguardato la moltiplicazione dei soggetti emittenti, e in definitiva la transizione dalla ‘televisione’ alle ‘televisioni’. Col DVB-H, per la prima volta, si moltiplicano anche le modalità di fruizione dei contenuti televisivi, grazie a caratteristiche intrinseche della mobile Tv come l’essere “anytime, anywhere”, personale e facilmente interattiva”.
L’Ad ha sottolineato “Il mercato della Tv mobile è stimato valere 1,5 miliardi nel 2009 nel mondo, in Italia si prevedono 7 milioni di clienti attivi e un fatturato di 3 miliardi nel
“Pensiamo che tutti passeranno da un normale telefonino a un telefono-Tv. Che poi succeda in due, tre, cinque o sette anni dipende dalla bravura nostra e degli altri operatori”.
La società prevede di arrivare nel
La3 punta a iniziare le trasmissioni da giugno, con un bouquet iniziale di 20 canali, che cresceranno a 30 nel 2007 e, secondo le previsioni, a 40 nel 2008.
Presentato, infine, anche l’U900 della LG, il primo tivufonino per i clienti di 3 Italia. Leggerissimo (
Per accedere alla Tv sul cellulare, i nuovi terminali saranno dotati di un tasto “TV” con cui accedere al volo al DVB-H. “La gente – ha spiegato Novari – non deve sentir parlare di User iD e cose simili“.
Una rete di La7 sarà gratuita e fornirà informazioni sul servizio ed eventuali altre notizie di pubblica utilità. Per i restanti canali, il prezzo non è stato ancora definito ma Novari esclude eventi acquistabili in pay-per-view e parla piuttosto di differenti pacchetti acquistabili a “meno di 1 euro al giorno”.
“Al successo della Tv mobile sono legati anche i tempi per ritentare la strada della Borsa dopo il recente rinvio dell’Ipo”, ha dichiarato Novari senza sbilanciarsi sui tempi e osservando: “il mercato ci ha riconosciuto i massimi multipli come operatore di tlc, ma ci ha chiesto una dimostrazione sull’area dei media”, per ottenere una piena valorizzazione di asset. “Se dimostreremo di ottenere risultati importanti il processo di quotazione sarà più rapido“.
In questa direzione il successo della Tv mobile è da considerare “un momento strategico, un primo passo per sostenere la componente media”.
Alla domanda se questo avverrà con la stessa squadra di advisor, Novari ha replicato che: “si tratta di decisioni che spettano agli azionisti. Personalmente posso solo dire che non è stata un’esperienza molto fortunata”.