Diagnosi e analisi cliniche online: il Garante blocca sito Internet triestino

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Il Garante per la privacy ha disposto il blocco di una sezione di un sito Internet, gestito presso un’associazione culturale informatica triestina, nella quale erano consultabili i dati anagrafici di centinaia di persone con l’indicazione di diagnosi e risultati di analisi cliniche. 

 

I dati erano contenuti all’interno di un foglio elettronico presente in un’area consultabile da chiunque tramite un determinato indirizzo web. Ad accorgersi della grave violazione della privacy e dell’illecita diffusione di dati sulla salute è stata la figlia di una delle persone interessate che, effettuando una ricerca mediante un motore di ricerca, aveva scoperto per caso che, insieme a molti altri nominativi, erano visibili anche il nome e il cognome del padre con l’indicazione di importanti dati sul suo stato di salute. 

 

La donna ha segnalato la circostanza al Garante il quale ha disposto tempestivamente il blocco del trattamento dei dati. Il Codice sulla privacy vieta infatti la diffusione, in qualunque forma, dei dati sulla salute. Il provvedimento di blocco si è reso necessario considerato l’elevato numero di soggetti interessati dall’illecita diffusione dei dati idonei a rivelare il loro stato di salute e il concreto rischio di un grave pregiudizio nei loro confronti.

 

Il sito ha dovuto rimuovere immediatamente le pagine “incriminate” dopo la notifica del provvedimento tramite la Guardia di finanza.

 

Oltre al blocco, il Garante ha disposto ulteriori accertamenti, anche presso eventuali enti dai quali potrebbero provenire i dati, per verificare anzitutto l’effettivo titolare del trattamento e, poi, il rispetto delle misure di sicurezza, della correttezza nelle modalità di raccolta e diffusione dei dati, e di tutti gli obblighi e i principi posti a base della normativa sulla protezione dei dati personali.

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