Francia
L’assemblea nazionale francese ha approvato la tanto dibattuta legge sul diritto d’autore, che intima ad Apple e agli altri operatori di musica online di “aprire” i rispettivi sistemi rendendoli compatibili con le altre piattaforme. Pena, l’uscita dal mercato francese. La proposta di legge, che introduce nuove sanzioni per i pirati, prevede che società come Apple, Sony e Microsoft debbano condividere le tecnologie antipirateria, in modo che i competitor possano offrire servizi compatibili.
Il progetto di legge in questione è stato approvato dall’Assemblea nazionale con 296 voti contro 193, ed ora passa al senato per l’approvazione definitiva.
Tra le numerose disposizioni, il testo prevede sanzioni graduali, tra cui una multa di 38 euro per gli utenti che scaricano illegalmente e 150 per quelli che mettono a disposizione degli altri utenti un brano senza l’autorizzazione degli aventi diritto.
Sanzioni severe anche per coloro che violano i sistemi DRM (Digital Rights Management) che rischiano una multa di 750 euro.
L’hacker che “con un atto individuale e isolato” infrange una misura tecnica di protezione può beccarsi una multa di 3.750 euro.
Il fornitore di mezzi che consentono la forzatura di un sistema potrebbero essere condannati a 6 mesi di reclusione e a 30.000 euro di multa.
Fino a 3 anni invece e 300.000 euro di sanzione per chi mette “scientemente a pubblica disposizione un software che consente il downloading illegale di opere protette”.
Il testo prevede anche delle disposizioni relative all’interoperabilità che permettono all’utente, che scarica legalmente un file, di poterlo memorizzare su tutti i supporti che vuole.
Prevista infine l’istituzione di un “Collegio di mediatori“, chiamati a regolare i eventuali contenziosi tra titolari di diritti e utilizzatori. Dovrà, inoltre, fissare il numero delle copie private autorizzate per ogni supporto (CD, DVD…).
“E’ un testo che permette la realizzazione di un uso più equo della Rete“, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Renaud Donnedieu de Vabres, “un testo di libertà e responsabilità”.
Per contro, il socialista Patrick Bloch non risulta soddisfatto: “Si tratta di un cattivo lavoro che rivela l’impreparazione e l’improvvisazione del governo in questo dossier”. Parole dure pure da parte di Frédéric Dutoit che parla di proposta di legge obsoleta e inapplicabile.
L’insoddisfazione arriva anche da Apple, convinta che le nuove norme, che obbligano la società a rendere compatibili i brani in vendita sul suo sito iTunes Music Store con tutti i lettori musicali, rischia di favorire la pirateria.
“L’applicazione da parte della Francia della Direttiva europea sul copyright porterà a una pirateria patrocinata dallo Stato”, ha dichiarato Natalie Keris, portavoce del gruppo americano, produttore del piccolo lettore digitale iPod.
“Se ciò avvenisse, le vendite legali di musica crollerebbero mentre alternative legali alla pirateria comincerebbero a diffondersi tra i clienti”.
Il testo adottato ieri dall’Assemblea nazionale prevede l’obbligo per i distributori di musica online di fornire il software per la gestione dei diritti digitali (DRM), che permette la conversione del brano da un formato all’altro.
Apple, pur contraria a un tale obbligo, ritiene che avrà per effetto di stimolare le vendite del proprio lettore iPod.
“Le vendite dell’iPod aumenteranno certamente perché gli utenti potranno memorizzare liberamente sui loro iPod la musica ‘compatibile’ che non potrà essere protetta correttamente“, ha detto Natalie Kerris. “Non saremo più tanto lontani dai film gratuiti sugli iPod“.