BIBLIOTECH
Editrice Zona, Arezzo 2006
Pagine 192
ISBN 88-89702-34-6
Prezzo 19.00
Il libro affronta per frammenti alcuni snodi cruciali della storia della cultura e dello spettacolo del Novecento: l’evoluzione dell’industria culturale, il rapporto fra teatro e cinema, il problema della perdita d’aura nell’opera d’arte, la questione dell’eredità della contestazione giovanile, la memoria dell’antifascismo.
Dall’approfondimento di questi temi emerge un Novecento ricco di contraddizioni irrisolte, fatto di forti spinte regressiva ma anche di straordinarie istanze emancipative, lontano dall’idea del secolo terribile e sanguinario che secondo molti dovremmo lasciarci risolutamente alle spalle.
Il Novecento al contrario ci ha consegnato, ereditandole a propria volta dal passato, le due categorie tuttora cruciali per tentare di comprendere la realtà: la contraddizione e la dialettica. Rinunciare a esse significa rinunciare alla pretesa di capire il mondo, agire al suo interno e dunque provare a cambiarlo.
(dalla quarta di copertina)
Armando Petrini è ricercatore in Discipline dello spettacolo all’Università di Torino dove insegna Teatro e pedagogia. Ha pubblicato sulla storia dell’attore teatrale, dal cinquecento al novecento. I suoi ultimi lavori si sono concentrati sulla scena ottocentesca “Attori e scena nel teatro italiano di fine Ottocento” (Edizioni del DAMS, 2002) e sul teatro “Amleto da Shakespeare a Laforgue per Carmelo Bene” (ETS, 2004). E’ redattore dei quaderni di ricerca sul teatro e altro “L’asino di B“.
