Mercato Tv: struttura organizzativa, produzione e audience. Studio Internews

di Raffaella Natale |

Russia


Vladimir Putin

In occasione del MIPTV 2006, l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo presenta la seconda edizione del Rapporto “Television in the Russian Federation: Organisational Structure, Programme Production and Audience“, curato da Internews Russia, istituto specializzato nei media.

Il Rapporto, 120 pagine, analizza le recenti evoluzioni del mercato televisivo russo, approfondendo il quadro istituzionale (legislazione, autoregolamentazione) la struttura operativa (broadcaster pubblici e privati, nuove canali, sviluppo della Tv via cavo, via satellite e del digitale), e il mercato dei contenuti audiovisivi.

 

La Ricerca evidenzia un aspetto paradossale: moltiplicazione dei canali tematici privati e crescente concentrazione della proprietà dei principali canali televisivi controllati dallo Stato e descrive la complessa evoluzione del mercato televisivo.

Da una parte, tutti i canali nazionali sono detenuti dallo Stato o da gruppi industriali, controllati dallo Stato direttamente o indirettamente. Questi canali (“1”, Rossia, NTV) dominano i mercati dell’audience e della pubblicità.

Da un’altra parte, la concorrenza si è intensificata, l’audience risulta segmentata, nuovi canali televisivi hanno fatto la loro comparsa e sono state sviluppate nuove tecnologie di trasmissione.

 

I sistemi televisivi via cavo e satellite più importanti della Russia (NTV Plus, Akado, Kosmos TV) propongono piattaforme che comprendono più di 60 canali nazionali e internazionali. Tra l’altro, nel maggio 2005 è stato lanciato un nuovo progetto di Tv digitale, Stream Tv, accessibile via ADSL, che offre 100 canali satellitari, compresi 4 interni. Infine si stimano 1.500 canali televisivi regionali.

 

Dalla Ricerca emerge che l’industria televisiva è in piena espansione, a reali condizioni di mercato. La parte più originale dello Studio riguarda l’analisi del rapido sviluppo dell’industria dei contenuti Tv. Il periodo 2002-2005 è caratterizzato da una notevole crescita delle serie Tv, di tutti i generi e di qualità variabile, prodotti da società nazionali. Nel 2005, tre film russi co-prodotti da società televisive (Turkish Gambit, 9th Company, and Night Watch) hanno registrato più di 20 milioni di dollari di entrate.

 

Grazie a un’abile gestione e alla qualità di produzioni televisive russe, film, serie Tv e nuovi programmi sono stati venduti sul mercato mondiale, cosa che fino a oggi era possibile solo per prodotti artistici: diversi film prodotti dal canale pubblico “1” sono stati acquistati da studios Hollywoodiani; Bednay Nastya (Poor Nastya), serial prodotto da A-Media, è stato venduto in ben 30 Paesi; il reality-show Dom 2 (House 2), prodotto dal network TNT, è stato acquistato da Sony Pictures.

 

Wolfgang Closs, Direttore esecutivo dell‘Osservatorio europeo dell’audiovisivo, ha espresso apprezzamento per il lavoro realizzato da Internews alfine di aiutare i professionisti a comprendere meglio il panorama televisivo russo.

“Il sistema russo – ha commentato Closs – è molto particolare e a volte difficile da comprendere per via della grandezza del Paese, della lingua e del rapido sviluppo delle tecnologie”.

Lo scopo di questo Rapporto, spiega il Direttore dell’Osservatorio, “non è di giudicare la qualità del sistema audiovisivo russo, né la realizzazione del pluralismo: non rientra nelle nostre competenze. La Federazione russa è un importante membro della nostra Organizzazione e il nostro compito è di contribuire alla collaborazione in Europa tra operatori del settore”.

 

In conclusione Closs ha detto con convinzione che “questa pubblicazione contribuisce a rendere più trasparente il mercato e rappresenta un utile strumento per il mercato internazionale, ma anche per i broadcaster russi”.

 

Television in the Russian Federation: Organisational Structure, Programme Production and Audience

di Anna Kachkaeva – Ilya Kiriya – Grigory Libergal

Marzo 2006

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