Europa
Radio e Tv on demand? E’ proprio questa la promessa allettante del podcasting, che consente di pensare e realizzare programmi fatti su misura, pescando tra le trasmissioni radio, Tv o blog.
Molto velocemente le radio hanno visto le opportunità offerte da questo nuovo sistema, che consente di scaricare automaticamente dei programmi sul proprio computer o lettore digitale per un ascolto in differita.
“La radio on demand, permette di arrivare a un pubblico nuovo, più giovane, più zapper“, ha sottolineato con soddisfazione Pascal Delannoy, direttore di Radio France Multimédia.
L’emittente pubblica punta sulla “varietà” dell’offerta con 160 programmi, il più scaricato resta la trasmissione “2000 anni di storia“, seguito da “La maschera e la piuma“, “Appuntamento con X“, Eclectik” e “Via degli imprenditori”.
Anche Radio France lancerà il primo podcast in lingua bretone! “La prossima tappa sarà la formazione di un bouquet tematico“, ha dichiarato Pascal Delannoy, ricordando che con ben 4 milioni di file scaricati da gennaio in poi, si può parlare tranquillamente di un vero boom.
“Il podcasting consente di liberarsi da tempo e luogo“, analizza Marc Gonnet, responsabile marketing dell’antenna di Europe 1, che intende diventare un editore di contenuti a livello mondiale. “Con il podcast si ha la possibilità di ascoltare la radio, facendo sport, in metro…”, sottolinea Bertrand Gié, direttore aggiunto di RTL Net.
Al momento l’emittente propone i principali programmi, ma successivamente consentirà di comporre il proprio “paniere”, che si chiamerà “Mon RTL”.
Anche Europe
NRJ ha cavalcato l’onda e ad aprile ha lanciato un sito (nrjpodcast.fr) con i talks-shows della radio. Tuttavia permangono alcuni problemi di proprietà intellettuale che limitano l’azione.
Alcune televisioni si sono convertite a questo nuovo tipo di consumo, come TF1 e LCI, che propone podcast tematici ed esclusivi.
Il cinema sta cominciando ad avventurarsi, come Allociné, che ha adottato il podcast per trasmettere gratuitamente i trailer dei film.
Al momento i podcast sono offerti gratuitamente, ma il modello economico di questa tecnologia resta ancora da trovare.
Hervé Lenoir, responsabile per l’interattività di Europe 1 riconosce che “il modello economico non è ancora maturo. Ciò che emerge è lo sponsor, per esempio Orange ha pubblicizzato la nuova tecnologia del podcast“. Tuttavia, precisa Marc Gonnet, “non si vieta di far pagare il podcast se si propongono degli archivi, un vero servizio a valore aggiunto”.
Resta un problema di dimensione, la misurazione dell’audience, vista la mancanza di strumenti affidabili e riconosciuti.
François-Xavier Hussher, direttore dello sviluppo Internet e dei new media per Médiamétrie ha precisato che a giugno “il numero dei downloading sarà certificato da Médiamétrie”.
Anche la politica si sta sempre più avvalendo di questo nuovo mezzo di comunicazione. Loic Le Meur, che ha un blog tra i più letti, ha realizzato il primo podcast video con Nicolas Sarkozy. Il Ministro degli Interni ha ricevuto in regalo un piccolo lettore “per capire come sarebbe stata distribuita questa intervista”.
Key4biz ha precorso i tempi e ha lanciato un proprio Canale PodCast, che porta agli utenti la voce dei protagonisti dell’ICT, con interviste esclusive agli attori della community italiana: capi azienda, decisori politici e istituzionali, analisti, accademici. Le interviste audio, curate da Lele Dainesi, vengono registrate e possono essere ascoltate subito tramite Pc oppure scaricate e ascoltate tramite Mp3 player e telefono cellulare di ultima generazione.
Per visitare il Canale PodCast, clicca qui