DEUTSCHE TELEKOM – I dipendenti scioperano contro il taglio del personale

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VINTI

I sindacati tedeschi, che già da febbraio hanno interrotto le trattative con l’operatore tedesco e che avevano già preannunciato di esser pronti a far ricorso a scioperi e altre azioni di protesta, hanno proclamato uno sciopero generale per oggi, che dovrebbe coinvolgere circa 6.000 lavoratori del gruppo, per protestare contro il piano di ristrutturazione di Deutsche Telekom che prevede un totale di 32.000 esuberi in Germania. La riduzione del personale, preannunciata lo scorso novembre, rientra nel piano di ristrutturazione approvato dalla società per ridurre i costi per poter sostenere la competitività nella mercato della telefonia fissa e in quello della banda larga in Germania. DT stima che il costo di questa riduzione personale sarà pari a 3,3 miliardi di euro. Gli esuberi, secondo quanto reso noto dalla società, fino al 2008 verranno effettuati senza procedere a licenziamenti ma tramite prepensionamenti e buonuscita. I tagli riguarderanno soprattutto T-Com (20.000 posti), divisione di telefonia fissa di DT, ma anche l’outsourcing di 7.000 dipendenti dalla controllata Vivento Call Centers che sarà scorporata. DT ha spiegato che se “da un lato c’è stata la necessità di tagliare posti di lavoro nei settori più vecchi, dall’altro, ci saranno delle opportunità di crearne di nuovi nei mercati più innovativi“. DT ancora non ha reso noto dove saranno attuati i rimanenti 5.000 esuberi. Subito dopo l’annuncio dello sciopero generale, il titolo dell’ex monopolista tedesco perde quota a Francoforte, in calo dello 0,51% a 13,75 euro.

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