Italia
La banda larga e le tecnologie ICT sono strumenti di fondamentale importanza sia in termini di competitività delle aziende e del Sistema Paese che per quanto riguarda la cosiddetta inclusione digitale dei cittadini, con particolare riguardo per coloro che vivono in zone svantaggiate del Paese.
Lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento e la diffusione della cultura informatica sono quindi una priorità per i governi e le aziende di settore che vogliono dare alla Pubblica Amministrazione, ai cittadini e alle imprese la possibilità di sfruttare i vantaggi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
A questo scopo, il Ministero per le Attività Produttive e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica hanno stanziato 550 milioni di euro destinati alle imprese che decidono di investire per lo sviluppo della competitività, la diffusione dei processi di digitalizzazione e la crescita delle attività di export.
I contributi previsti dai bandi del Fondo innovazione tecnologica mirano a sostenere settori come l’ICT, contraddistinti da un’elevata innovazione di prodotto, cioè quelli in cui il fattore critico della innovazione è costituito dalle tecnologie digitali.
Principale obiettivo è infatti la realizzazione di poli tecnologici che presentino potenzialità di export sui mercati internazionali attraverso la loro capacità di innovare radicalmente il prodotto.
Le proposte progettuali possono essere presentate da parte di raggruppamenti di grandi imprese e piccole e medie imprese, inclusi i relativi centri di ricerca, con l’eventuale partecipazione di università e enti pubblici di ricerca.
In questo contesto si inserisce anche un importante memorandum d’intesa tra Infratel – la società di Sviluppo Italia che si occupa dello sviluppo di infrastrutture a larga banda sul territorio nazionale e di ridurre il “digital divide – e AIIP (Associazione Italiana Internet Provider).
Il memorandum riguarda la definizione e la pianificazione dei Progetti Tecnici Territoriali per le Regioni del Mezzogiorno, nelle quali identificare possibili esigenze infrastrutturali di provider aderenti all’AIIP.
Un’intesa che vuole essere la base per la costituzione di “un ponte con il settore pubblico” per sostenere la diffusione delle moderne tecnologie broadband su tutto il territorio nazionale, ha spiegato il presidente dell’Associazione Italiana Internet Providers Stefano Quintarelli, sottolineando come l’intesa “rappresenta un ulteriore passo avanti per il processo di modernizzazione del Paese”, con l’obiettivo comune e strategico “di superare il divario digitale che ancora oggi coinvolge numerose aree del nostro Paese, in particolare quelle disagiate e non ancora in grado di attrarre investimenti”.
Grazie a questo accordo – ha dichiarato Luciano Frascà, Direttore Generale di Infratel Italia – continueremo nella realizzazione di infrastrutture a banda larga, mettendo a sistema le risorse e le esigenze comuni; il primo passo è l’avvio di un gruppo di lavoro congiunto che svolga un’analisi strategica e definisca i requisiti e le prescrizioni tecnico-economiche necessari per il soddisfacimento delle esigenze di business di Infratel e dei soci aderenti all’AIIP”.