Unione Europea
A margine del Forum di Parigi sulla Tv mobile, la Reding ha sottolineato l’importanza della scelta degli standard e della spartizione delle frequenze, che dovranno essere uniformi a livello europeo, ma anche la necessità di una regolamentazione aperta e flessibile che raccolga la convergenza dei settori.
“Tra Paesi europei non è sicuramente desiderabile un approccio dispersivo“, ha ribadito il Commissario Ue, aggiungendo che “L’obiettivo è che gli europei abbiano in tempi rapidi accesso in tutta Europa a servizi di buona qualità a prezzi ragionevoli”.
Dal 2004, la Tv mobile sta registrando un notevole successo in Francia, specie quella sulle reti 3G che evidenzia risultati promettenti.
La durata media del consumo di questi servizi è di più di 20 minuti al giorno, per un prezzo medio fatturato di 8 euro al mese, in aggiunta all’abbonamento telefonico. Il mercato è quindi pronto a usare questi servizi televisivi su larga scala come del resto emerge dal Rapporto Idate “Television 2015 – The future of TV financing in Europe“, che approfondisce lo stato dell’industria di settore per l’intero 2005, valutando le scelte strategiche che spetteranno agli operatori per i prossimi dieci anni.
Ciò che si evince da questo Rapporto e che può essere utile ai fini della discussione è che la televisione si sta evolvendo verso un nuovo paradigma caratterizzato dall’apertura a nuovi modelli di distribuzione e a una nuova struttura finanziaria. Nel lungo periodo, nel fatturato si potranno osservare entrate crescenti provenienti dal video on demand e dai servizi della Tv Mobile.
Dopo la rivoluzione digitale, la Tv si troverà a fare i conti con un altro profondo mutamento: la rivoluzione della convergenza. Con lo sviluppo di offerte multimediali VoD e PVR (Personal Video Recorder), combinate con il lancio della Tv Mobile, il mercato televisivo entra nell’era della Personal Tv.
In questo contesto, l’offerta di Tv Mobile appare ricca e ben distribuita. Naturalmente attraverso i telefonini si accede ai diversi servizi disponibili sul mercato, sebbene alcuni consumatori hanno optato per Tv portatili dotate di un hard drive ad alta capacità. Con un abbonamento a una Tv Mobile terrestre o satellitare, possono guardare i programmi preferiti o registrarli sull’hard drive, in qualunque posto si trovino.
La Tv sta diventando sempre più interattiva, specialmente quando l’utente si trova fuori casa. Ciononostante i modelli di business non sono ancora radicalmente cambiati: le società di broadcasting gestiscono le piattaforme satellitari per la Tv fissa e mobile, insieme ai servizi di video on demand; gli operatori mobili mantengono il controllo sia sulle reti mobili (per il VoD) che su quelle per la TDT (real time broadcasting).
Ma lo sviluppo della Tv mobile avverrà in modo completo soltanto con la diffusione di contenuti mobili in modalità broadcast e non più unicast, come avviene oggi.
Un obiettivo che, per essere realizzato, suppone una concentrazione tra i principali attori della catena di valore della Tv mobile in Francia e anche in tutta Europa.
Ragione per cui, Viviane Reding ha partecipato al Forum di Parigi, fondato nel 2005 per volontà del Ministro per l’Industria con l’intenzione di accelerare l’offerta di servizi di Tv mobile.
Il Forum realizza un’opera di coordinamento per favorire la realizzazione di condizioni industriali e commerciali necessarie al lancio dei servizi mobili.
“Gli attori del mercato europeo hanno bisogno di standard stabili e di frequenze che assicurano la diffusione di servizi in Europa“, ha sottolineato Janine Langlois-Glandier, presidente del Forum, introducendo i lavori della giornata.
Ricordando anche i tre fattori chiave per il successo della Tv mobile, sui quali sono intervenuti i player alla tavola rotonda.
Il primo fattore sul quale si dovrà intervenire è l’armonizzazione europea degli spettri di frequenze e degli standard.
In Francia, al momento sembra predominare il DVB-H su banda UHF, ma altre soluzioni, ibride che includono l’accesso satellitare, sono altrettanto diffuse.
Secondo fattore: il bisogno di una regolamentazione che consenta agli operatori di scegliere le tecnologie adeguate.
Infine, il terzo elemento determinante resta il modello economico: gli attori non sembrano, per esempio, disposti a rinunciare al compenso per investimenti importanti già stabiliti.
Restano ancora diverse incertezze: innanzitutto i terminali in grado di ricevere la Tv mobile sono molto costosi, sarà quindi necessario trovare soluzioni che consentano di intervenire sui prezzi.
Ci sono poi le società di diritto d’autore che intendono far rispettare le loro prerogative.
“La Tv mobile sarà prioritaria nella mia agenda
La Reding ha quindi ribadito l’importanza che lo sviluppo di questi nuovi servizi e nuovo modo di fare la televisione avvenga su scala europea.
“Tra Paesi europei non è sicuramente desiderabile un approccio dispersivo, poiché abbiamo bisogno soprattutto di economie di scala”, ha precisato il Commissario, ricordando gli obiettivi della Commissione: “un servizio di qualità per un prezzo ragionevole e un accesso ai servizi su scala europea ti tipo interoperabile”.
Viviane Reding ha tra l’altro segnalato che attende i risultati delle sperimentazioni condotte nella regione parigina sotto l’egida del Consiglio Superiore dell’Audiovisivo, esperienza giudicata “utile per chiarire i lavoro del legislatore“.
Il Commissario ha infine ricordato che la fornitura di servizio della Tv mobile implica anche la creazione di contenuti.
Un’attività che potrebbe creare per il futuro migliaia di posto di lavoro, “ragione per la quale i Paesi europei devono giocare il ruolo di acceleratore e non applicare una tassazione eccessive”.
Il messaggio finale di questo incontro è chiaro: favorire le sinergie tra player europei in modo che il risultato unisca l’Europa dietro un successo uguale a quello del GSM.