eSociety e nuove frontiere della comunicazione. Se ne discute al LREC 2006 di Genova

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eSociety

Multilinguismo e multimodalità, ma anche semantic web, trattamento computazionale delle emozioni e ontologia.
Questi i temi chiave di LREC 2006, 5a Conferenza Internazionale su Risorse Linguistiche e Valutazione, organizzata dall’Istituto di Linguistica Computazionale (ILC) del Cnr di Pisa con la European Language Resources Association (ELRA) di Parigi, in programma dal 22 al 28 maggio a Genova.

Da qui ai prossimi giorni, ricercatori di tutto il mondo si incontreranno per fare il punto sullo stato dell’arte, confrontarsi sulle risorse e le tecnologie della lingua, con particolare attenzione alle richieste provenienti dalla eSociety, la nuova frontiera della comunicazione, con particolare riferimento sia alle questioni di policy sia di quelle tecnologiche ed organizzative.

LREC 2006 offre a studiosi, industriali ed agenzie finanziatrici la possibilità di discutere di criticità ma anche di opportunità, per trovare nuove sinergie e promuovere iniziative per la cooperazione internazionale, a supporto delle attività di R&S sulle scienze del linguaggio, sulle tecnologie del linguaggio e sullo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e applicazioni.

Il linguaggio”, dice Nicoletta Zamorani Calzolari, direttore dell’ILC e presidente della conferenza “è il mezzo privilegiato per le interazioni attraverso cui si svolge la maggior parte delle attività sociali, economiche e culturali, e le sue applicazioni hanno un impatto fondamentale in molti campi, con ricadute sostanziali in termini economici ed occupazionali. Riuscire, attraverso le elaborazioni di un computer, a rispettare la complessità, l’articolazione e la multidimensionalità della parola scritta e parlata è l’obiettivo di questa scienza, la linguistica computazionale”. 

Leggere e capire un titolo di giornale, usare una frase per dare un’informazione o per esprimere un concetto sono attività che richiedono la conoscenza delle ‘regole’ di un linguaggio. Queste regole formano le ‘istruzioni per l’uso’ del comportamento linguistico. Elaborazioni facili per la mente umana quanto complicate per un computer. 

“Il problema vero, e che affronteremo durante il convegno”, continua Calzolari, “è l’ambiguità della lingua, caratteristica essenziale del linguaggio umano. Ciò che noi facciamo inconsciamente deve essere elaborato dal computer attraverso regole/algoritmi che noi gli forniamo. Come fa un computer ad affrontare e comprendere?”
“Nei lessici computazionali e nelle ontologie”
, spiega la ricercatrice, “cominciamo però a codificare, in modo esplicito e utilizzabile dalla macchina, conoscenze sia del comportamento della lingua (morfologia, sintassi, semantica), sia della nostra conoscenza del mondo. Queste informazioni servono al calcolatore per interpretare la lingua usata nei testi, cioè decodificare il significato di parole, frasi, testi”.

Alla conferenza sono attesi i maggiori esperti internazionali di linguistica computazionale, tra gli altri Eduard Hovy, James Pustejovsky, Makoto Nagao, Joseph Mariani e Yorick Wilks, che tratteranno i temi sopra citati, analizzando anche le nuove infrastrutture di ricerca e addirittura il trattamento computazionale di emozioni, sentimenti ed opinioni nella lingua parlata e scritta. Interverranno inoltre rappresentanti delle principali Funding Agencies (Commissione Europea, National Science Foundation, DARPA, agenzie asiatiche, ecc.) per discutere le future priorità strategiche del settore.

 Il convegno si concluderà con l’assegnazione del premio Antonio Zampolli, in ricordo del direttore dell’Istituto di Linguistica Computazionale che ha sostenuto fortemente l’istituzione di questa manifestazione.(a.gu.)

 

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