WiMax, Gentiloni sollecita la Difesa sulle frequenze: ‘soluzione entro l’anno’. La Francia, intanto, è già all’assegnazione delle licenze

di Alessandra Talarico |

Mondo


Wimax

“Sicuramente sul WiMax ci muoveremo entro la fine dell’anno. Abbiamo sollecitato una soluzione al problema delle frequenze al ministero della Difesa, e quindi speriamo di arrivare presto a delle decisioni”.

Così ha annunciato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, a margine di un’audizione alla Camera.

 

Pur non indicando una data certa per la concessione delle licenze agli operatori – “ne parleremo quando saremo pronti”, ha detto il Ministro – finalmente, dunque, anche l’Italia si mostra decisa ad accelerare la diffusione della tecnologia di accesso a banda larga wireless più promettente del momento.

 

Le sperimentazioni della tecnologia, che si sono concluse alla fine di giugno, hanno assunto una nuova fisionomia, ha spiegato ancora Gentiloni: “dalla fase ‘in vitro’ siamo passati ad una sperimentazione ‘in vivo’, che analizzerà l’efficacia degli apparati, con l’utilizzo anche di una certa quantità di ‘utenza amica’”.

 

Per il ministro delle Comunicazioni, il WiMax – come soluzione alternativa al doppino di rame – aiuterà l’ulteriore sviluppo della competizione sul mercato delle telecomunicazioni, permettendo l’ingresso di nuovi player e aiutando “a completare la rete laddove adesso non c’è disponibilità di larga banda”.

 

Buone notizie, dunque anche per l’Italia, mentre nel resto d’Europa si procede già spediti verso l’assegnazione delle licenze: la Germania ha avviato nei giorni scorsi l’iter per la concessione, mentre la Francia assegnerà domani le licenze regionali, per le quali sono in lizza 35 candidati.

 

Nel frattempo, Intel – il maggiore promotore della tecnologia – ha annunciato che investirà 600 milioni di dollari in Clearwire, provider fondato dal pioniere della telefonia mobile Craig McCaw, allo scopo di realizzare una rete di accesso wireless su base nazionale, mettendo a segno il più alto investimento di Intel Capital. Allo stesso tempo, Motorola acquisirà NexNet Wireless, divisione infrastrutture di Clearwire, per 300 milioni di euro, mentre Motorola Ventures acquisirà una quota del capitale di Clearwire.

 

“Gli Stati Uniti si doteranno di una rete wireless a banda larga molto prima del previsto”, ha dichiarato il vicepresidente Intel Sean Maloney.

 

L’investimento fa parte di un finanziamento privato da 900 milioni di dollari che il gruppo di Santa Clara e Motorola hanno indirizzato a Clearwire, che non naviga proprio in buone acque ma spera di poter realizzare un network a banda larga nazionale prima dei rivali, che per offrire i servizi dovranno prima spendere parecchi milioni per l’acquisto delle frequenze.

 

Per completare la rete, tuttavia, anche la società di McCaw dovrà spendere almeno 3 miliardi di dollari.

Col sostegno finanziario di Intel – che considera il WiMax una delle tecnologie più dirompenti al mondo – Clearwire potrà andare oltre le aree rurali ed estendere le sue ambizioni anche alle grandi aree metropolitane.

 

Col WiMax, Intel spera di bissare il successo riscosso in ambito Wi-Fi con la piattaforma Centrino che potrebbe presto diventare – grazie al ‘peso’ di Intel sul mercato – un vero proprio standard di connettività wireless.

 

Per il prossimo anno, infatti, il gruppo pensa di incorporare chip dual mode Wi-Fi/WiMax nella piattaforma Centrino, per dare impulso al mercato.

 

Tornando alla Francia, l’Arcep, assegnerà due nuove licenze WiMax per regione attraverso una procedura di selezione degli operatori basata su tre criteri: la collaborazione allo sviluppo territoriale dei servizi a banda larga, l’attitudine del progetto a favorire la concorrenza e il montante delle tasse.

 

Tra i 35 candidati – sui 175 iniziali – il gruppo Bolloré, France Télécom, Clearwire France, il consorzio HDRR (Haut Débit Radio Régional), costituito da TDF, Axione (filiale di Bouygues), LD Collectivités e Naxos, o ancora un consorzio che raggruppa SFR, Canal+ e Neuf Cegetel.

 

Sul versante pubblico, hanno fatto richiesta di licenza 13 consigli regionali, mentre un solo big player eviterà l’attesa di venerdì: il fornitore d’accesso Free, che dispone dell’unica licenza WiMax nazionale dopo l’acquisizione dell’operatore Altitude Telecom a settembre 2005. La licenza apparteneva inizialmente a Neuf che, constatate le difficoltà d’implementazione della tecnologia, ha deciso di cederla nel 2003.

 

Nel frattempo, anche l’India conta molto sul WiMax per ridurre il digital divide e si appresta a diventare uno dei maggiori mercati wireless del mondo.

Secondo le proiezioni di Tonse Telecom, l’India avrà 13 milioni di utenti WiMax da qui al 2012, contro gli attuali 1,5 milioni di utenti della banda larga fissa.

 

“Il conseguente ecosistema e le opportunità di business faranno dell’India una destinazione da sogno per vendor e investitori”, ha dichiarato l’analista Sridhar Pai.

 

A contribuire alla realizzazione di questo scenario, il fatto che attualmente, oltre il 70% delle famiglie indiane non ha accesso alla telefonia fissa, mentre il servizio internet a banda larga – lanciato nel 2005 – è limitato a circa 300 città, ma i costi sono ancora proibitivi e la penetrazione è dunque bassissima.

 

Il potenziale dei servizi wireless internet e del VoIP è dunque enorme, con oltre 600 mila villaggi privi di ogni servizio di comunicazione.

 

Gli operatori locali –  Bharti TeleVentures, Reliance, BSNL e VSNL – nel frattempo, si stanno tutti muovendo verso il WiMax e hanno acquistato le licenze per i servizi dati mobili, in previsione di lanciare i servizi sul mercato entro il 2007.

 

Le telco sono comunque in trattative col governo per la liberazione delle frequenze ancora in mano alla Difesa per uso commerciale.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia