Instant Meeting. Misure strutturali, incentivi all’editoria, regole uguali per tutti. L’intervento di F. Carotti (Fieg)

di di Fabrizio Carotti (Direttore Generale – FIEG) |

L’intervento di Fabrizio Carotti, Direttore Generale della Fieg, organizzato dall’Isimm e Key4biz a Roma il 4 luglio 2006

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Fabrizio Carotti

La FIEG rappresenta un settore di produttori di contenuti più classici rispetto ad altri come l’ANSA, ma anche per noi è molto importante sottolineare gli aspetti legati alla convergenza multimediale.

La Federazione Italiana Editori di Giornali ha preparato nello scorso mese di giugno un documento che abbiamo voluto chiamare “Proposte per la competitività e lo sviluppo dell’editoria quotidiana e periodica” e che cerca di contribuire al dibattito in atto sulla riforma del sistema. In particolare, il nostro documento cerca di trovare anche delle nuove strade ed un nuovo ruolo per la Federazione – soprattutto per le imprese editoriali – proprio nell’ottica della convergenza multimediale.

Il testo integrale, nelle sue singole proposte e contenuti, può essere visionato visitando il sito della FIEG. La sua filosofia è quella di individuare proposte che riguardino: misure strutturali a costo zero per lo Stato, anche in considerazione della difficile situazione dei conti pubblici; misure congiunturali che riterremmo utili, opportune e necessarie in un momento in cui le imprese editoriali hanno cominciato, negli ultimi anni e con un processo di accelerazione recente, ad effettuare molti investimenti per mantenere il loro prodotto all’avanguardia ed anche per poter sfruttare tutti i canali di diffusione dei contenuti che man mano si apriranno grazie alla convergenza multimediale.

Alcune misure strutturali ed altre congiunturali, quindi, che riguardano incentivi e interventi di sostegno per un settore in cui gli investimenti negli ultimi anni sono stati notevoli soprattutto con l’incremento dei costi esterni. Pensiamo ad esempio al full color, alla carta e ai connessi problemi dell’incremento del costo del petrolio.

Concentrerò il mio intervento su due temi in particolare, che stanno molto a cuore all’editoria quotidiana e periodica. Primo, la tutela del diritto d’autore e delle opere d’ingegno, una forza delle singole imprese ed un importante elemento di creazione di valore aggiunto che deve essere maggiormente svelato, sia nella forma classica cartacea, ma anche nella forma elettronica. Potremmo fare l’esempio classico delle rassegne stampa, ma non si tratta solo di questo.

Così come in un campo di forte innovazione si sottolinea l’importanza dei brevetti e la tutela del marchio, noi crediamo che un’opera ad alto contenuto intellettuale come è l’opera collettiva del giornale meriti un’adeguata protezione e credo che su questo sia importante insistere.

L’altro aspetto fondamentale su cui vorrei soffermarmi riguarda la consapevolezza che, per garantire anche alle imprese editoriali un ruolo importante nello sviluppo dell’industria multimediale nella convergenza, occorrono regole uguali per tutti.

Regole uguali per tutti significa limiti antitrust che siano efficaci; significa rispetto delle regole dell’affollamento pubblicitario, in merito a cui ci si dovrebbe interrogare sull’adeguatezza dei controlli e sulle relative sanzioni; eventuali modifiche che il Governo potrebbe ritenere necessarie e opportune per i contenuti e gli affollamenti pubblicitari, come la verifica della quantificazione del SIC che, seppure effettuata recentemente, contiene numerosi elementi di stima che lo rendono in parte non esaustivo.

Altro punto chiave nel mercato in cui operiamo è che la forza nel mondo dei contenuti è la forza del brand: questo vale oggi e varrà sempre, e quindi lo sforzo delle imprese editoriali di allargare la loro rete di veicolazione dei contenuti ad altre forme (Internet, radio, ecc) richiede garanzie a tutela del brand.

L’ultima cosa su cui vorrei richiamare la vostra attenzione è la necessità di eliminare alcuni ostacoli fiscali. Un intervento semplice e banale, che peraltro ha un importanza non piccola, è ad esempio l’aliquota IVA, che viene applicata sulla cessione del prodotto in forma elettronica rispetto alla cessione del prodotto in forma cartacea. Oggi non è indifferente la modalità con la quale il contenuto viene ceduto e veicolato al pubblico e questo crea un ostacolo anche alla diffusione di queste nuove forme di comunicazione e credo che anche su questo sia opportuno riflettere.

(Testo ricavato da trascrizione audio)      

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Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006

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