Spettro radio: è scontro tra la GSMA e i sostenitori del WiMax sulla proposta di riforma della Ue

di Alessandra Talarico |

Europa


GSM

La proposta della Commissione europea di rivedere i metodi di assegnazione dello spettro radio non ha raccolto il parere favorevole della GSMA, l’associazione che riunisce la gran parte degli operatori GSM del mondo.

 

La Commissione ha proposto che determinate bande dello spettro radio siano gestite più efficacemente attraverso un maggior utilizzo di norme comuni fissate per l’intero territorio europeo e che l’assegnazione avvenga su base ‘neutrale’ in base al principio della domanda di mercato e non sia legata, dunque, a nessuna tecnologia o servizio specifico. Tale approccio consentirebbe di aprire nuove opportunità paneuropee a favore di imprese innovative e garantirebbe vantaggi ai cittadini di tutta l’Unione europea.

 

Secondo la GSMA, questa decisione potrebbe impattare negativamente sullo sviluppo e la disponibilità dei nuovi servizi di telefonia mobile come il download di materiale video, l’accesso internet ad alta velocità, la mobile Tv.

 

L’approccio della Ue potrebbe infatti portare a un’eccessiva frammentazione del mercato, poiché la stessa porzione di spettro potrebbe essere usata per diverse tecnologie e servizi e di conseguenza, i produttori incontrerebbero difficoltà a vendere le stesse infrastrutture in Paesi diversi e a realizzare le economie di scala che hanno contribuito a ridurre significativamente i costi delle reti e dei dispositivi GSM.

 

In particolare, la GSMA teme per il destino delle bande 2.5 – 2.690 GHz che dovrebbero essere riservate alla famiglia di tecnologie IMT2000.

 

“L’armonizzazione dello spettro, in mercati in cui le economie di scala sono importanti, ha prodotto grandi benefici per i governi, gli utenti e gli operatori”, ha spiegato Tom Phillips, Chief Government and Regulatory Affairs Officer della GSMA.

“La standardizzazione ha creato un mercato mobile sano, aperto e globale con enormi economie di scala e forte competizione tra vendor e operatori”.

 

I rischi maggiori riguardano i benefici socio economici a lungo termine dei servizi mobili 3G, che andrebbero a svilupparsi senza l’armonizzazione regolatoria che ha contribuito all’enorme successo del GSM e che sarebbe ideale anche per proteggere le bande di frequenza per la terza generazione.

 

A essere maggiormente colpiti da questo approccio, sostiene la GSMA, saranno i Paesi in via di sviluppo, dove il prezzo dei dispositivi ha più importanza per i consumatori.

 

“Se la mancanza di armonizzazione sfocerà in un aumento del prezzo dei telefonini low-end anche di 30 dollari, gli effetti saranno gravi”, ha aggiunto Phillips, sottolineando come da questa decisione dipenda l’evoluzione delle tecnologie mobili nei prossimi due decenni.

 

Per la Ue, tuttavia, lo spettro radio è fondamentale per tutte le applicazioni basate sulle comunicazioni senza fili, dalla telefonia mobile e la radiodiffusione televisiva, ai sistemi di guida per aerei, navi, satelliti e alla difesa. Ciò lo rende una risorsa pubblica – e un bene economico – sempre più richiesta.

Sebbene l’uso dello spettro radio sia ancora soggetto a una severa regolamentazione nella maggior parte degli Stati membri dell’UE, le trasmissioni radio non possono essere confinate all’interno delle frontiere nazionali e numerosi tipi di apparecchi radio sono estremamente portatili: i cittadini, di conseguenza, si aspettano naturalmente che funzionino in tutta l’Unione europea.

 

Se la GSMA ha lanciato i suoi strali contro la proposta, i sostenitori del WiMax hanno rigettato le argomentazioni dell’associazione, accusandola di agire in nome di interessi di lobby e non a beneficio dei consumatori.

Secondo Tom Foale, Business Development Director di Urban Wimax, “La GSMA è protezionista e comprensibilmente tenta di usare il suo potere per proteggere gli interessi dell’industria”.

 

Foale ritiene che la proposta della Ue potrebbe dimostrare che “il GSM forse non è la migliore soluzione per i mercati emergenti, se per creare economie sono necessarie così vaste scale” e ha spiegato che “le tecnologie di nuova generazione come il WiMax utilizzano lo spettro in maniera molto più efficiente del GSM e del 3G”.

Inoltre, i costi per infrastrutture WiMax sono “molto più bassi e le economie di scala che la GSMA tenta di difendere sono già incluse nelle tecnologie di nuova generazione come il WiMax”.

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