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Pochi giorni dopo aver messo le mani sulla società di suonerie per cellulari Jamba per 188 milioni di dollari, il presidente della News Corporation Peter Chernin dice che è giunto il momento di pensare a vere e proprie partnership con l’industria mobile per la distribuzione di contenuti di entertainment.
L’annuncio arriva dal palco del CTIA Wireless I.T. & Entertainment 2006, dal quale Chermin ha snocciolato dati in grado di far venire l’acquolina in bocca a chiunque, a conferma che il potenziale del canale mobile è ‘enorme’ e dovrebbe fornire abbastanza stimoli per incoraggiare la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.
Secondo i dati forniti dal Ceo della News Corp., attualmente solo il 4% dei 219 milioni di utenti mobili americani guarda la Tv sul telefonino. Ma se questa percentuale salisse al 20% e ogni utente fosse disposto a spendere 10 dollari al mese per i contenuti video,
E ancora, un aumento di appena il 5% nel numero di utenti che comprano suonerie per il telefonino potrebbe portare profitti per 1 miliardo di dollari all’anno.
Per raggiungere questi obiettivi, però, c’è bisogno della collaborazione di tutti: produttori, operatori, marketer e creatori di contenuti.
La storia dell’entertainment parla chiaro, ha continuato Chermin: “le partnership con i distributori sono state un elemento chiave per il nostro successo come industria”.
E questo, ha aggiunto, “è proprio quello che dobbiamo fare col wireless, e dobbiamo farlo ora. È un’opportunità troppo grande per perdere altro tempo”.
Nella visione della News Corp. il matrimonio tra industria dell’entertainment e quella mobile è dunque cruciale ma ci sono diverse tappe per raggiungere il successo.
Prima fra tutte, la creazione di contenuti appropriati per la fruizione mobile: i prodotti di entertainment attualmente in circolazione sono infatti “completamente inutili” nell’ottica della distribuzione mobile. Attualmente, spiega Chermin, “nessuno ha bisogno dei nostri contenuti. Il nostro obiettivo è fare in modo che tutti li vogliano disperatamente”.
L’esperienza mobile ha bisogno soprattutto di interattività e per questo è essenziale concepire materiali originali, completamente differenti da quelli predisposti per gli altri segmenti del mercato.
Non è abbastanza, insomma, considerare il telefonino come uno dei tanti canali di distribuzione di contenuti ‘rivisitati’ allo scopo, ma pensare al mobile entertainment come un mondo a sé stante e che dunque ha bisogno di un ecosistema completo e funzionale.
Operatori e costruttori devono dunque assicurarsi – oltre ai contenuti adeguati – anche metodi di ricerca semplici e modelli di business chiari, in modo che i consumatori non siano spiazzati e non incontrino alcuna difficoltà quando intendono comprare un contenuto.
E ancora, la ricetta di casa Murdoch guarda agli standard e all’interoperabilità fra reti e terminali diversi: agli utenti non importa quale tecnologia permette il corretto funzionamento dei loro telefonini, quello che vogliono e che la tecnologia sia funzionale allo scopo per cui è stata concepita.
Altro passo fondamentale: gli operatori devono individuare quale tipo di advertising si confà al loro obiettivo, che è quello di creare nuovi guadagni.
“Vogliamo essere vostri partner” ha infine detto Chermin agli operatori mobili, “e con Jamba siamo nella posizione giusta per guidare e definire il futuro dell’intrattenimento mobile”.