Cittadinanza digitale: il Lazio prima regione italiana a introdurre il Programma Europeo eCitizen

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Recepite le indicazioni del piano Europeo i2010, che prevede la promozione dell'alfabetizzazione informatica, sviluppata secondo logiche di inclusione sociale.

Italia


Lazio eCitizen

Lazio eCitizen è un progetto promosso dalla Regione Lazio, Assessorato all’Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione, dal Ministero della Pubblica IstruzioneDirezione Generale per i Sistemi Informativi ed Ufficio Scolastico Regionale Lazio, da Filas, AICA ed ENEA e patrocinato dal CNIPA.

 

In linea con le direttive europee sulla rinnovata strategia di Lisbona, Lazio eCitizen costituisce una significativa azione finalizzata ad accrescere la capacità di conoscenza dei cittadini, migliorare le condizioni di vita e prevenire le esclusioni di natura sociale ed economica.

 

Lazio eCitizen è dedicato a quei cittadini che vogliono acquisire le conoscenze di base per poter utilizzare Internet e accedere ai vari servizi e alle informazioni oggi disponibili in rete (eGovernment, homeBanking, acquisti online, posta elettronica). Lazio eCitizen affronta il digital divide in termini di genere, fascia di età e competenze necessarie per l’abilitazione all’uso dei nuovi media.

 

Lazio eCitizen si rivolge a 1.200 cittadini del Lazio, attivando circa 20 Punti Territoriali presso le strutture scolastiche/universitarie quali punti di aggregazione sociale, oltre che luoghi didattici e di accesso ai servizi online. Cento edizioni del percorso formativo saranno erogate quindi nei Punti Territoriali di Lazio eCitizen distribuiti su tutto il territorio del Lazio, dando priorità alla partecipazione di persone over 45, donne e immigrati.

 

Il Lazio sarà la prima regione italiana a introdurre il Programma Europeo e-Citizen in risposta all’iniziativa per la riduzione del divario digitale contenuta nell’e-Europe 2005 Action Plan.

 

I cittadini del Lazio, affiancati da giovani facilitatori, al termine del percorso saranno in grado di: prenotare una visita medica; chiedere assistenza sanitaria; informarsi sul sito INPS sulla propria situazione pensionistica; richiedere un certificato al proprio comune; pagare le imposte; prenotare un viaggio o un soggiorno in albergo; effettuare operazioni bancarie; ricevere online le bollette del telefono, della luce, del telepass; fare la spesa online; effettuare la ricarica del telefonino; leggere la versione telematica di un giornale; comprare un biglietto per uno spettacolo; cercare un lavoro; spedire e leggere una eMail ricevuta; partecipare a forum di discussione; fare chiamate telefoniche o videoconferenze utilizzando la rete.

 

Con questa iniziativa la Regione Lazio recepisce le indicazioni del piano Europeo i2010, il quale prevede l’attuazione di un programma relativo all’incremento del tasso di alfabetizzazione informatica, sviluppato secondo logiche di inclusione sociale definendo come obiettivi prioritari per gli Stati Membri:

  • Lo sviluppo, per la maggior parte della popolazione possibile, delle competenze informatiche di base per l’accesso alla rete Internet ed ai servizi su questa erogati;

  • la realizzazione di piani di formazione di massa per i dipendenti pubblici;

  • lo sviluppo di servizi innovativi di teledidattica per studenti e lavoratori; 

  • lo sviluppo di e-competenze a livello europeo anche attraverso il rafforzamento del partenariato pubblico-privato.

Il modello didattico-organizzativo prevede sia attività di laboratorio guidata da facilitatori, sia l’utilizzo di un ambiente web-based che offre funzioni e supporti online per l’apprendimento, la comunicazione e la cooperazione.

 

In ogni presidio sono previsti: un coordinatore locale, un docente o learning manager, i facilitatori, e un tecnico d’aula o assistente di laboratorio.

 

Le sedi fisiche utilizzate (Punti Territoriali) sono le aule multimediali degli istituti scolastici, dei CTP, della Piazza Telematica di Roma Tre e UPTER. I giovani facilitatori hanno il compito di avvicinare i partecipanti (anziani, disoccupati di lunga durata, immigrati, casalinghe, artigiani, lavoratori con scarsa esposizione ad internet ecc..) ai nuovi media e alle nuove tecnologie, ribaltando il tradizionale apporto di esperienza tra generazioni, solitamente inteso dal più anziano al più giovane.

 

Il percorso offerto è costituito da 30 ore dedicate ad acquisire le competenze necessarie e ad individuare i bisogni del partecipante che possono trovare nuovi stimoli e terreno fertile attraverso i nuovi media.

Ulteriori 15 ore di “internet point assistito” permettono all’utente di iniziare ad effettuare operazioni personali in un luogo dove le relazioni già create tra facilitatori e altri partecipanti rendono l’esordio in autonomia più semplice e meno stressante.

Il programma è strutturato secondo il Syllabus di eCitizen, ma la didattica usa un approccio hands-on (basato sul fare) grazie all’alto numero di facilitatori (5 ogni 12 partecipanti). (r.n.)

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