Per YouTube il futuro è mobile. Servizio di condivisione video per cellulari entro un anno

di Alessandra Talarico |

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YouTube, popolarissimo sito di condivisione video, conferma il grande interesse che le web company nutrono nei confronti dei servizi mobili.

 

Il primo assaggio della versione per telefonino del celebre sito – stando a quanto ha dichiarato il CEO Chad Hurley – potrebbe arrivare anche entro un anno.

 

Lo sbarco su un mercato “dalle enormi potenzialità” come quello mobile non sarebbe altro che “una transizione naturale” per YouTube, che già dallo scorso maggio offre agli utenti il servizio YouTube To Go, che permette di caricare i video direttamente dal telefonino.

Senza contare poi che molti filmati sono anche realizzati col cellulare: un nuovo servizio mobile potrebbe dunque permettere agli appassionati del video-sharing, di condividere i video direttamente via telefonino, andando a sopperire ai diversi servizi di condivisione proposti finora dagli operatori, che però non sono mai effettivamente decollati.

 

Quella all’OgilvyOne Digital Summit è stata una delle prime uscite ufficiali di Hurley dopo l’annuncio, il mese scorso, che YouTube sarebbe stato acquistato niente meno che da Google che, per mettere le mani su uno dei siti in più forte ascesa tra gli ‘utenti-autori di contenuti’, ha sborsato 1,65 miliardi di dollari.

 

YouTube ­- disponibile anche in francese, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese – funziona grazie alle potenti entrate pubblicitarie. Stando ai dati forniti da eMarketer si prevede che i profitti si moltiplicheranno per sei entro il 2010, arrivando a 2,3 miliardi di dollari, vale a dire quasi il 10% della pubblicità totale su internet.

 

Il successo planetario è stato tale che in meno di due anni dalla sua creazione, YouTube è arrivato a detenere il 46% della parte di mercato del video online, contro il 6% di Yahoo! video: sono 100 milioni i filmati visualizzati ogni giorno e 65 mila quelli aggiunti.

 

Certo, i problemi non sono mancati: nelle scorse settimane, ad esempio, l’equivalente giapponese della SIAE, ha obbligato YouTube a cancellare circa 30 mila video, dietro richiesta di 23 aziende nipponiche tra cui emittenti televisive, case discografiche e cinematografiche.

 

I video – clip musicali, film e programmi televisivi – erano stati messi online da incauti utenti, senza l’autorizzazione dei detentori dei diritti d’autore.

Anche Viacom – il colosso a cui fanno capo tra le altre la major cinematografica Paramount, il network televisivo statunitense CBS e la tv musicale MTV – ha chiesto al sito di rimuovere alcuni video di sua proprietà, tra cui i programmi degli attori comici Jon Stewart e Stephen Colbert.

 

Hurley, però, ha difeso YouTube, sostenendo che il sito è il leader del mercato nella protezione del copyright e ha subito rimosso dal servizio i contenuti segnalati.

 

Per prevenire il ripetersi di simili inconvenienti, Google e YouTube hanno siglato diversi accordi con quattro major discografiche e della Tv, per distribuire in modo gratuito e legale degli extract in cambio di una partecipazione alle entrate pubblicitarie. 

 

YouTube ha annunciato un accordo con Universal Music Group, Sony BMG e il gruppo televisivo CBS, e Google con Sony e Warner Music Group.

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