Gran Bretagna
In questi ultimi giorni l’attenzione del mercato è catalizzata da quanto sta avvenendo sul mercato britannico, dove si è aperta una dura lotta sulla principale Tv commerciale ITV. Questa mattina, ITV ha rifiutato un’offerta di 4,7 miliardi di sterline (8,9 miliardi di dollari) da parte della Tv via cavo NTL. ITV ha ritenuto troppo bassa l’offerta di NTL.
Complessivamente la transazione proposta da NTL valorizza ITV a circa 7 miliardi di euro: a ogni azionista vengono offerti 105 pence in contanti e una azione NTL, che alla chiusura degli scambi del 9 novembre (data in cui ha rivelato le sue mire) valeva l’equivalente di 17 pence. Oggi a Londra le azioni ITV si attestano quasi invariate (-0,10%) a 114,38 pence.
L’operazione si presenta molto interessante e le acque si sono agitate ulteriormente da quando Rupert Murdoch ha acquistato il 17,9% della Tv britannica per 940 milioni di sterline.
Grazie a questo accordo, in mattinata JP Morgan ha confermato il giudizio Overweight su BSkyB, la Pay TV d’oltremanica di casa Murdoch, ma ha abbassato da
Secondo il broker, BSkyB anche dopo questa operazione potrà riuscire a centrare i target previsti al 2010.
“Il significativo potenziale per la creazione di valore rimane intatto“, hanno osservato a JP Morgan, ricordando anche alcune dubbi degli investitori sull’operazione. In particolare l’acquisizione realizzata dal gruppo Murdoch potrebbe essere vista come una nuova operazione costosa a fini difensivi e inoltre l’acquisizione potrebbe rivelare il segnale che Sky prevede una maggiore competizione.
ITV è diventata fondamentale nell’agguerrita competizione tra cavo e satellite, per questo ha concentrato non solo l’attenzione di Murdoch, ma anche di Richard Branson.
Mentre l’operatore americano via cavo NTL, di cui Richard Branson è azionista di maggioranza, negoziava da due settimane l’acquisto di ITV, BSkyB rilevava il 17,9% della società.
Julien Roch, analista di Merrill Lynch, ha commentato: “BSkyB ha sacrificato il 2% del proprio valore di Borsa per impedire al suo principale concorrente, NTL, di acquistare un’azienda che avrebbe potuto dargli un vantaggio concorrenziale in futuro. In virtù di questa ragione, il prezzo da pagare è ragionevole”.
“BSkyB ha scelto di fare il guastafeste, di fronte alle ambizioni di NTL“, ha aggiunto Guy Bisson di Screendigest.
L’affaire ha messo i due potenti uomini a confronto: Richard Branson, poliedrico uomo d’affari, fondatore del marchio Virgin, e l’australiano Rupert Murdoch, potente magnate dei media proprietario del canale americano Fox News e dei quotidiani inglesi The Sun e The Times.
Branson, rivolgendosi alle Autorità competenti, ha segnalato il “cinismo” di coloro che tentano di “falsare le regole della concorrenza“, per assicurarsi un “mascherato controllo” dei media.
Da BSkyB, il CEO James Murdoch (Figlio del magnate, ndr) ha dichiarato: “Sir Richard è convinto che lui e i suoi partner di NTL siano i soli a poter acquistare ITV“.
NTL dovrà decidere nei prossimi giorni se fare appello alle Autorità antitrust. La Pay TV di Murdoch ha ricordato che la regolamentazione britannica l’autorizza a detenere fino al 20% di ITV, leader della pubblicità televisiva, grazie alla diverse emittenti regionali. BSkyB ha aggiunto che è pronta a sostenere l’attuale direzione di ITV, che si è detta “impaziente” di discutere con la società di Murdoch.
A queste condizioni, ha commentato l’analista di Merrill Lynch, “…l’Autorità potrebbe decidere di lasciare a BSkyB la partecipazione del 17,9% in ITV, chiedendo però l’impegno a non stringere accordi esclusivi sui contenuti”.
Questo duello tra NTL, che conta 3,4 milioni di abbonati al piccolo schermo in Gran Bretagna, e BSkyB che registra 7,9 milioni, arriva quando la concorrenza sul mercato della Pay TV si fa più pesante. Secondo Screendigest, si tratta di un mercato che pesa 6 miliardi di euro l’anno.
Quest’anno, l’operatore via cavo si è alleato a Richard Branson per rilevare Virgin Mobile e, soprattutto, i diritti di usare il prestigioso marchio per l’insieme dei suoi servizi (televisione, telefonia e banda larga).
Ribattezzandosi nel 2007 Virgin Media, NTL intende competere direttamente con BSkyB, alla quale quest’anno ha già dato filo da torcere sul campo dei diritti del campionato inglese di calcio. Ma vista la decisione del Cda di ITV, tutto è rimesso nuovamente in gioco.
Pronta la risposta della piattaforma satellitare che ha rilevato un Isp, lanciando un’offerta di banda larga e VoIP con lo scopo di fidelizzare i propri clienti e attirarne di nuovi.
Da segnalare, infine, un altro importante accordo che questa volta riguarda il nostro Paese, dove Murdoch è presente con Sky Italia.
La Pay TV ha firmato questa mattina un’intesa con Erif Real Estate, gruppo immobiliare del Nordovest lombardo. Si tratta di una collaborazione per dotare tutte le nuove costruzioni che realizzerà Erif di un impianto satellitare centralizzato.
L’intesa prevede, inoltre, che tutte le abitazioni siano dotate del decoder Sky di proprietà con un anno di abbonamento gratuito al pacchetto Mondo Sky. Grazie a questo accordo la piattaforma satellitare rafforza la sua strategia di diffusione degli impianti satellitari centralizzati, ed Erif offre un importante elemento di gratificazione verso i propri clienti garantendogli l’accesso alla ricca programmazione della Pay TV.
27 novembre 2002 – 27 novembre 2006
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