Mondo
Più di due miliardi di persone nel mondo possiedono un cellulare e le tecnologie digitali personali si diffondono a una velocità mai conosciuta da nessun’altra al mondo, con effetti sensibili sulla nostra vita quotidiana.
Secondo il rapporto ITU “Internet Report 2006: Digital Life“, presentato nel corso dell’ITU Telecom World 2006 (Hong Kong, 4-8 dicembre), l’evoluzione dalla seconda alla terza generazione mobile è altrettanto importante del passaggio dall’analogico al digitale, iniziato più di 10 anni fa, e sta procedendo molto più rapidamente.
Le reti a banda larga e la convergenza stanno allo stesso tempo generando nuovi canali di distribuzione per l’intrattenimento digitale.
I dispositivi mobili sono attualmente multifunzionali e altamente personalizzati, ma la trasformazione digitale, guidata dall’innovazione tecnologica, è solo all’inizio.
“L’intrattenimento sta entrando in una nuova era”, si legge nel rapporto, grazie alla crescente diffusione delle reti IP sia nel mercato del fisso che del mobile: aumenta dunque l’uso del VoIP e della Tv via internet e via telefonino, tecnologie che danno ai consumatori maggiore controllo su cosa vogliono guardare, e quando.
Le tecnologie digitali stanno anche avendo un impatto significativo sulla natura dell’interazione sociale: “i telefonini – dice l’ITU – hanno già cambiato il modo di comunicare, organizzare incontri, mentre internet stimola nuovi modelli di proposizione sia dell’identità reale che di quella virtuale”.
Stando ai dati raccolti dall’ITU, le comunicazioni digitali via web o telefonino sono diventate il ‘medium’ più utilizzato per il tempo libero dalle persone sotto i 55 anni, superando la televisione, la radio, i quotidiani, le riviste e il cinema.
L’amicizia con persone conosciute online è ormai altrettanto importante di quella con persone ‘reali’ e questo nuovo stato di cose ha fatto la fortuna di siti come MySpace e Facebook. Altrettanto successo hanno riscosso i siti di condivisione di audio e video come YouTube, che hanno consacrato una nuova concezione del web, fatta di utenti non più semplici fruitori ma protagonisti.
All’orizzonte, intanto, si affacciano nuove innovazioni digitali che si espandono ad altri aspetti della vita quotidiana: le tecnologie per la casa digitale, i sistemi di pagamento contactless, l’RFID e altre applicazioni intelligenti che abiliteranno un nuovo stile di vita ‘all digital’.
Per quanto riguarda in particolare la telefonia mobile, dice ancora l’ITU, “i prezzi esorbitanti pagati per le licenze 3G, ora sembrano più ragionevoli” alla luce dell’enorme espansione del settore, che ha toccato alla fine del 2005 quota 2,1 miliardi di utenti.
Per fare un paragone, le reti di telefonia fissa hanno impiegato oltre 125 anni prima di superare il primo miliardo – traguardo raggiunto nel 2001 – mentre per la telefonia mobile il primato è stato raggiunto in meno di 21 anni.
Dal 2001 – sottolinea ancora il rapporto – la rete fissa ha aggiunto poco più di 200 milioni di nuovi utenti, mentre quella mobile ne ha conquistati un altro miliardo, intraprendendo una volata di cui ancora non si intravede la fine.
E’ importante sottolineare – ha spiegato Tim Kelly, coautore del rapporto – “che il secondo miliardo di utenti è stato raggiunto in soli tre anni, e, se la tendenza continua, avremo tre miliardi di utenti, vale a dire una persona su due, da qui alla fine del
In questo contesto, gli utenti della telefonia mobile di terza generazione alla fine del 2005 erano circa 50 milioni, ai quali si aggiungono i circa 60 milioni aggiunti nel primo semestre di quest’anno.
Il superamento dei primi 100 milioni di utenti, si legge ancora nel rapporto, “è una pietra miliare e dimostra che la tecnologia è ormai matura”.
Sebbene le reti 2G si siano dimostrate adeguate per la trasmissione della voce, il passaggio al 3G sarà guidato da fattori che nel giro di pochi anni faranno la differenza: primo fra tutti, “l’alta velocità delle tecnologie 3G si traduce in maggiore convenienza, capacità e funzionalità per gli utenti”.
Le reti 3G, inoltre, “utilizzano lo spettro radio in maniera molto efficiente e supportano una famiglia di standard globali che facilitano il roaming internazionale”, grazie al grande lavoro collaborativo intavolato dall’ITU nella fase di sviluppo degli standard .
Il rapporto, infine, stima che il mercato tecnologie ICT (telecomunicazioni, internet e broadcasting) vale 3,13 trilioni di dollari, pari al 7,6% del PIL mondiale.
Dagli anni ’90, il tasso di crescita del settore è stato ‘frenetico’ malgrado lo scoppio della bolla speculativa nel 2000.
“Molta gente allora ha pensato che si stava assistendo alla morte di internet come fenomeno commerciale, ma nei fatti niente poteva essere più lontano dalla realtà”, ha concluso Kelly.
Le reti a banda larga hanno raggiunto quota 277 milioni di utenti, di cui 61 milioni sono mobili.
Guardando al futuro, la sfida finale, dunque, sarà quella di estendere i vantaggi del mondo digitale a tutti gli abitanti del mondo. In base alla Dichiarazione di Principi, redatta durante il WSIS di Ginevra, l’obiettivo è di realizzare una società dell’informazione in cui ognuno possa “creare, accedere, utilizzare e condividere informazioni e conoscenza”.
Tutto questo flusso di conoscenza e di informazione, generato dalle reti digitali, sfocia nella creazione di vere e proprie ‘identità digitali’ il cui controllo potrebbe essere difficile da attuare: i dati scambiati su internet sono numerosi e molto variegati (nomi reali e fittizi, password, dati relativi alle carte di credito, ecc.) e rendono sempre più sfumato il confine tra vita privata e lavorativa, tra casa e ufficio.
Il rapporto conclude dunque che sarà necessario “essere sempre più selettivi” riguardo i dati personali che si diffondono in rete.
Internet Report 2006: Digital Life
ITU, dicembre 2006