BIBLIOTECH
Carocci, Roma 2006
Pagine 248
ISBN 88-430-4000-6
Prezzo 19.60
Rete non è sinonimo di Internet. Quando un’innovazione tecnologica radicale e pervasiva investe quel nodo vitale della relazione sociale che è l’azione comunicativa, le conseguenze irrompono nei modi di vita e negli ambiti di lavoro, nei sistemi istituzionali, nell’organizzazione e distribuzione del sapere. Perciò la tecnologia telematica di rete tende a proporsi come una nuova configurazione della società. E il rapporto tra tecnologia e società non è univoco e unidirezionale, ma è segnato da forti ambivalenze e da robuste relazioni di reciprocità.
Questo volume raccoglie saggi sia di tecnici delle reti informatiche sia di studiosi delle scienze umane e sociali, che riflettono sulla tecnologia a partire dal versante della domanda, dalla parte degli utenti esperti.
Giuristi e sociologi, antropologi e politologi, archivisti e storici, nei loro scritti, affrontano in modo autonomo, attivo, riflessivo e propositivo l’impatto delle nuove tecnologie all’interno delle rispettive cerchie professionali. Forse la “rete” come agente di pluralismo interattivo può favorire quello “spirito della valle” che alimenta confluenze e alleanze tra conoscenze oggi troppo trincerate, tra specialismi ripiegati su se stessi, tra discipline separate ed arroccate. E un passo verso un certo modo di “fare rete” con questo libro è stato tentato.
(dalla quarta di copertina)
Pino Ferraris ha insegnato Sociologia all’Università di Camerino dal 1977 al 1999; fa parte della direzione della rivista “Parolechiave“. Ha scritto libri e saggi di sociologia politica, di sociologia del lavoro e di storia del movimento operaio e, su questo tema, “Sfida tecnologica e innovazione sociale” (Torino 1985).