Giappone
Il maggiore operatore mobile giapponese, NTT DoCoMo, aggiornerà la sua rete wireless per rendere la trasmissione dati 100 volte più veloce e permettere agli utenti di guardare video di qualità simile a quella supportata dalla fibra ottica.
NTT inizierà a testare la tecnologia quest’anno e dovrebbe completare l’upgrade entro il 2010. I costi dell’operazione non sono stati svelati, ma la stampa ha fatto i conti al tasca al colosso e ha riportato che il progetto potrebbe arrivare a costare fino a 1,7 miliardi di dollari.
Il sistema è stato battezzato Super 3G e rappresenta un aggiornamento della tecnologia FOMA, derivazione dello standard globale GSM ma non del tutto identica all’UMTS, utilizzato dalla gran parte degli operatori occidentali.
Super 3G, assicura DoCoMo, abiliterà velocità di circa 100 megabits al secondo, rendendo la trasmissione quasi 260 volte più veloce dell’attuale servizio 3G, che si attesta attorno ai 384 kilobits al secondo.
Il sistema, che dovrebbe vedere la luce alla fine del decennio, rappresenterà una fase di transizione verso la quarta generazione, che dovrebbe assicurare velocità da un gigabit al secondo, circa 10 volte superiore al Super 3G.
In attesa delle mirabolanti velocità del 4G, dunque, anche DoCoMo entra nell’arena del 3,5G, così come molti suoi rivali già proiettati verso l’HSDPA (evoluzione transitoria dell’Umts) e il WiBro – basato sulla tecnologia WiMax – caldeggiato in particolare dalla sud coreana Samsung.
Una corsa spasmodica che mira a trasformare il telefonino in un vero e proprio Pc portatile, con tanto di connessione internet broadband, ricezione video e riproduzione audio di alta qualità, download superveloce di dati, basso tempo di latenza per i giochi e la trasmissione di messaggi.
Questo tipo di upgrade, permettendo l’utilizzo delle base-station, delle antenne e dei sistemi di elaborazione del segnale già in uso per il 3G, oltre a garantire servizi di qualità superiore, è anche funzionale a calmierare i costi di roll out delle nuove reti veloci, cosa che non sarebbe tanto semplice se si dovesse realizzare un’infrastruttura da zero.
L’industria dunque ha deciso di non attuare drastici cambiamenti, ma di effettuare soltanto un aggiornamento dell’attuale tecnologia.
Il 3G, secondo i dati dell’Umts Forum, dovrebbe raggiungere entro i prossimi mesi quota 100 milioni di utenti, cominciando finalmente a ripagare le enormi spese sostenute dagli operatori per l’acquisto delle licenze e la realizzazione delle infrastrutture.
DoCoMo, ad esempio, ha speso più di 25 miliardi di dollari per installare le base station 3G su scala nazionale. Spese che di fatto impediscono agli operatori di abbassare i costi dei servizi.
Col passare del tempo, tuttavia, la creazione di modelli tariffari più adatti alle esigenze dei consumatori sarà sicuramente un passo obbligato per le società telefoniche che vorranno mantenere i propri clienti.
Per quanto riguarda i contenuti e i servizi Super 3G, sembra che i partner di DoCoMo saranno Nec per i telefonini e Fujitsu per le base station.
DoCoMo, infine, ha riferito di star lavorando con il 3rd Generation Partnership Project (3GPP) per fare del super 3G uno standard industriale.