Gran Bretagna
I due maggiori operatori mobili britannici, Vodafone UK e Orange UK, hanno annunciato di voler condividere le rispettive reti di accesso radio 3G (RAN).
Si tratta di un’intesa non vincolante che non si esclude verrà estesa in futuro anche alle reti 2G e permetterà ai due operatori di raggruppare risorse e infrastrutture per risparmiare sui costi e, allo stesso tempo, incoraggiare i guadagni attraverso l’offerta di servizi 3G migliori e più economici a una base utenti combinata di oltre 32 milioni di persone.
L’accordo consentirà altresì alle due compagnie di continuare a gestire il proprio traffico in maniera indipendente, di mantenere la responsabilità per la qualità del servizio ai rispettivi clienti e, soprattutto, di restare concorrenti sul mercato mobile e al dettaglio.
La gestione congiunta delle reti dovrebbe produrre importanti sinergie sul lungo periodo e la combinazione delle due RAN, riducendo il numero di antenne, ridurrà l’impatto ambientale degli impianti.
La diminuzione del numero di siti richiesti per la copertura del territorio avrà ovviamente anche un notevole impatto sul business: si ridurranno dunque le spese d’impianto e d’esercizio e si potranno effettuare più investimenti in prodotti e servizi innovativi.
“L’industria sta maturando – ha spiegato il Ceo di Orange UK, Bernard Ghillebaert – e bisogna trovare nuove vie per servire i clienti, attraverso un approccio comune al roll out e alla gestione delle reti nel 21° secolo”.
Secondo i vincoli sottoscritti all’acquisto delle licenze 3G, i 5 operatori mobili britannici devono coprire l’80% della popolazione entro la fine di quest’anno. I servizi Orange sono accessibili attualmente al 90% della popolazione, e quelli Vodafone all’80%.
La combinazione delle due reti permetterà di offrire una copertura “migliorata e complementare”, soprattutto nelle zone rurali, invogliando magari un maggior numero di persone a passare alla terza generazione.
Attualmente, sui 200 milioni di clienti Vodafone, soltanto 13,6 milioni utilizzano il 3G. Di questi, 1,45 milioni sono in Gran Bretagna, dove Orange ne conta 700 mila, su un totale di 15,3 milioni di utenti.
Nessun contraccolpo, invece, sul versante concorrenza poiché, assicurano, “il controllo del core network resterà alle due compagnie, che potranno continuare a offrire prodotti servizi e prezzi diversi”.
L’accordo copre al momento esclusivamente le reti 3G, ma Vodafone e Orange fanno sapere di essersi impegnate a “esplorare ogni opportunità appena saranno disponibili le soluzioni tecniche”.
Per Nick Read, Ceo di Vodafone UK, “Si tratta di un progetto apripista per l’industria delle comunicazioni mobili e permetterà alle due compagnie di restare concorrenti sul mercato, realizzando al contempo tutti i benefici legati alla condivisione delle reti, a un più rapido lancio di servizi mobili high speed e prodotti innovativi”.