Italia
Una direttiva sull’interscambio di dati tra le pubbliche amministrazioni e la pubblicità dell’attività negoziale. E’ quella firmata dal Ministro per le riforme e le innovazioni nella PA, Luigi Nicolais, che ha chiarito come obiettivo dell’atto sia quello di “…dare una forte accelerazione all’informatizzazione degli uffici pubblici e piena attuazione al Codice dell’amministrazione digitale”.
Nonostante, infatti, il CAD sia in vigore da tempo, le amministrazioni sono ancora in ritardo riguardo il livello tecnologico delle prestazioni e, di conseguenza, sulla capacità di interazione con cittadini e imprese.
Tra i punti principali della direttiva lo stop alle richieste di documenti aggiuntivi, la promozione dei servizi online e l’introduzione degli atti amministrativi in formato elettronico.
In particolare, come spiega una nota del ministero, “…le amministrazioni non possono più chiedere agli utenti documentazione aggiuntiva per verificare la veridicità delle autocertificazioni, ma dovranno basarsi su banche dati aggiornate per accertare a monte la sussistenza dei requisiti richiesti”.
Per ridurre i tempi e semplificare le procedure è necessaria, su breve periodo, la piena cooperazione tra le amministrazioni mediante la condivisione degli archivi e delle informazioni e sul medio periodo, l’integrazione in rete dei servizi e delle procedure.
Inoltre, “…il cittadino ha diritto di accedere agli atti amministrativi anche attraverso il rilascio delle copie dei documenti su supporto elettronico” e “…in attesa della distribuzione della carta d’identità elettronica e della carta nazionale dei servizi, tutti i cittadini dovranno essere messi nella condizione di interagire con le amministrazioni tramite il rilascio di password e codici pin”.
Le iscrizioni a scuola, per fare un esempio, potranno essere fatte tramite eMail.
Lo sviluppo dei servizi online in tutto il Paese è indispensabile anche per limitare il digital divide dovuto a condizioni sociali, fisiche o territoriali.
Novità anche per i bandi di gara per l’acquisizione di beni e servizi o per la realizzazione di opere pubbliche di importo superiore a 20mila euro che “…dovranno essere pubblicizzati sui siti internet istituzionali, per migliorare la trasparenza e l’efficienza della spesa pubblica”.
La direttiva prevede quindi che i dirigenti della pubblica amministrazione vengano valutati anche in base al livello di interazione informatica con i cittadini, cioè in base alla quantità di procedimenti attivati mediante strumenti digitali. (r.n.)