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Quando il telefonino passò dallo status di prodotto elitario a gadget di massa, nessuno si aspettava che gran parte della sua popolarità sarebbe stata legata alla possibilità di inviare brevi messaggi di testo.
Eppure gli sms hanno battuto ogni previsione e continuano a macinare record su record, a dispetto delle diverse opzioni multimediali che avrebbero dovuto mandarli in pensione.
Un nuovo report di Portio Research prevede che anche nel prossimo futuro gli sms continueranno a essere la star indiscussa dei servizi dati con volumi di traffico e profitto che continueranno a sbaragliare ogni previsione.
Sebbene la crescita dei profitti non sarà aggressiva quanto quella dei volumi, a causa del generale declino dei prezzi, nel 2012 i profitti degli sms raggiungeranno quota 67 miliardi di dollari, pari a 3,7 trilioni di messaggini inviati.
Il report ‘Mobile Messaging Futures 2007 – 2012’ sottolinea che il futuro sarà brillante anche per alter tecnologie di messaging, come l’email mobile e l’instant messaging.
Gli sms, tuttavia, continueranno a dominare la scena, rappresentando la forma di comunicazione peer-to-peer più economica, semplice e veloce da utilizzare.
Molti studi, alla comparsa del 3G, decretarono l’imminente fine dei messaggi di testo, che nelle previsioni sarebbero caduti vittime dei più moderni messaggi multimediali (MMS). Così non è stato e anche nei mercati più maturi l’uso degli sms è tutt’altro che calato.
La popolazione mondiale, entro il 2012 dovrebbe toccare quota 7 miliardi entro il 2012 e allo stesso tempo, secondo le proiezioni di Portio, gli utenti mobili saranno 4,8 miliardi.
La crescita più imponente verrà registrata sui mercati asiatici, dove si acquisteranno in media 2 mila telefonini ogni 5 minuti: il che vuol dire, facendo qualche calcolo spicciolo, che solo in questi mercati ci saranno 1,4 miliardi di nuovi utenti con un inevitabile nuovo boom sia per il traffico sms, che per quello email, oltre che per la voce.
Attualmente, il segmento voce rappresenta ancora l’80% delle revenues mobili globali. Per quanto riguarda invece i profitti non-voce, il 75-80% della torta spetta ancora agli sms.
Nel prossimo futuro, però, anche l’instant messaging mobile conoscerà una crescente popolarità, soprattutto nei mercati nordamericani, grazie alla proliferazione di smartphone e wireless internet.
Secondo Portio, inoltre, cominceranno pian piano a farsi strada anche gli mms, in particolare in Europa e Stati Uniti, grazie alla maggiore interoperabilità di reti e dispositivi. Un po’ più recalcitranti, invece, gli utenti asiatici, dell’America Latina, Africa e Medioriente che preferiranno di gran lunga l’email mobile, grazie alla maggiore diffusione – soprattutto nei mercati asiatici – di terminali di nuova generazione.