Dalla provincia di Napoli al cuore dell’innovazione digitale italiana: è questo il viaggio raccontato in “Visione”, il cortometraggio diretto dal regista romano Giulio Donato, che porta sullo schermo la straordinaria avventura imprenditoriale di Giuseppe, Michelangelo e Salvatore, tre ragazzi del Sud che nel 1994 hanno deciso di restare in Italia e costruire da zero una realtà capace di competere nel mondo dell’Information Technology.
Il film è stato presentato in anteprima alla Casa del Cinema di Roma, nell’ambito della terza edizione del Premio Film Impresa, suscitando emozione e ispirazione tra il pubblico.
All’epoca ventenni, armati solo di passione per la nascente Rete e una visione condivisa, i tre fondatori di Netgroup hanno dato il via a un progetto che, con determinazione e spirito di squadra, si è trasformato in una delle realtà più dinamiche del settore IT italiano. Coinvolgendo altri giovani come loro, hanno costruito una vera e propria comunità dell’innovazione, capace di affrontare le sfide tecnologiche con lo stesso entusiasmo degli inizi.
“Netgroup non è nata per caso ma da una convinzione ostinata: che l’innovazione potesse formarsi anche lontano dai grandi centri, dove nessuno guarda”, racconta Giuseppe Mocerino, oggi presidente dell’azienda. “Eravamo ragazzi con una passione per il nascente mondo della Rete, e volevamo fare business in Italia perché quello era il difficile, perché questo è il nostro Paese”.
Il cortometraggio “Visione” non è solo il racconto di un’impresa, ma l’omaggio a una generazione che ha scommesso su un’idea e non l’ha mai abbandonata. Una storia italiana fatta di radici, coraggio e futuro, in cui la tecnologia è anche strumento di coesione e rinascita territoriale.
Il film si chiude con uno sguardo verso nuove sfide: cybersicurezza, intelligenza artificiale, innovazione sostenibile. Traguardi ambiziosi, ma perfettamente in linea con quello spirito pionieristico che trent’anni fa ha acceso la miccia di un sogno digitale nato al Sud.