Italia
Supera di slancio la quota un miliardo il numero di tag RFID venduti a livello mondiale nel corso del 2006. Per la precisione sono stati 1,022 miliardi, per un controvalore stimato di quasi 1,5 miliardi di dollari. Si tratta di una crescita del 42% rispetto al 2005.
In Italia il mercato ha da parte sua sfondato il muro dei 100 milioni di euro in valore. Sono questi i dati fondamentali che definiscono il settore dell’RFID, stilati da IdTechEx, la principale società al mondo di consulenza professionale ed analisi di mercato nel settore dell’identificazione automatica e della tracciabilità., il cui chairman Peter Harrop è stato chiamato ad aprire l’agenda di Trace-ID a Milano il prossimo 27 marzo.
Il numero cumulativo di tag RFID venduti dall’inizio di questa tecnologia alla fine del 2006 ha raggiunto 3,75 miliardi di pezzi, dei quali il 19% venduti nel 2005 e il 27 per cento nel 2006. Lo scorso anno a livello mondiale i settori dove è stato utilizzato il maggior numero di tag sono stati le smart card, la logistica (anche se non ai livelli previsti in precedenza) e il ticketing.
In Italia il mercato è invece trainato dalle applicazioni di supply chain, di identificazione personale e di ticketing.
Nel corso del 2007, le etichette intelligenti distribuite in tutto il mondo supereranno quota 1,7 miliardi per un turnover globale (hardware, sistemi, soluzioni, ecc.) di 4,96 miliardi di dollari. Leader indiscusso, ancora il segmento cards.
Il valore di mercato per tutti gli altri comparti (etichette, biglietti, ecc.) per il 2007 si aggirerà intorno all’1,97 miliardi di dollari, con una distribuzione geografica che vede ancora gli Usa in testa con il 58,4% di quote di mercato seguiti dall’Europa con il 33%, per quanto sia oggi la Cina a dominare nel business dell’RFID, virtualmente senza esportazioni.
Per il 2007, IdTechEx prevede l’ulteriore sviluppo di alcuni segmenti che si sono affacciati alla ribalta lo scorso anno: la gestione dei bagagli negli aeroporti, il tagging degli animali e la vendita al dettaglio di vestiario. Il farmaceutico, invece, richiede una forte spinta dagli enti regolatori perché le motivazioni che hanno spinto gli investimenti fino ad oggi, in primis l’anticontraffazione, non sembrano in grado di garantire crescita generalizzata.
I settori consolidati ed emergenti di utilizzo dell’RF-ID nelle applicazioni di identificazione automatica e di tracciabilità sono trattati da diversi casi di studio interessanti nell’agenda di
Trace-ID, disponibile all’indirizzo www.trace-id.eu, che è in programma presso il Centro Congressi dell’Hotel Michelangelo, in una posizione facilmente raggiungibile nei pressi della Stazione Centrale. L’evento è completamente gratuito per il pubblico previa registrazione sul sito www.trace-id.eu.
Da quanto emerge dai dati, dalle rilevazioni e dagli stessi sondaggi fra player e utenti, si tratta di un mercato in continuo sviluppo ed espansione. Da qui al 2017, il suo turnover globale toccherà quota 27,8 miliardi di dollari, comprendendo nel calcolo totale anche nuovi segmenti come il mercato delle soluzioni RFID per i Real Time Locating Systems, che da solo genererà qualcosa come 6 mld di dollari entro i prossimi dieci anni.
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