space

Spazio, Pentagono investe 13,5 miliardi di dollari. Contratti per SpaceX di Musk, Blue Origin di Bezos e ULA fino al 2029

di |

Il programma, denominato National Security Space Launch (NSSL) – Phase 3 Lane 2, prevede il lancio di 54 missioni da qui al 2029 e rappresenta la componente più ambiziosa e tecnologicamente avanzata dell’attività spaziale militare degli Stati Uniti.

L’industria spaziale statunitense al servizio della sicurezza nazionale

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha compiuto un passo epocale nell’evoluzione della sua strategia spaziale, annunciando l’assegnazione di contratti per un valore complessivo di 13,5 miliardi di dollari alle tre principali aziende americane del settore: SpaceX, United Launch Alliance (ULA) e Blue Origin.

Il programma, denominato National Security Space Launch (NSSL) – Phase 3 Lane 2, prevede il lancio di 54 missioni da qui al 2029 e rappresenta la componente più ambiziosa e tecnologicamente avanzata dell’attività spaziale militare degli Stati Uniti.

SpaceX si aggiudica più del 50% delle commesse

La protagonista indiscussa è SpaceX di Elon Musk, che si è aggiudicata 28 missioni per un valore di 5,9 miliardi di dollari. Grazie all’affidabilità della sua Falcon 9 e alla potenza della Falcon Heavy, SpaceX si conferma come il vettore più efficiente e attivo al mondo.

La società ha già lanciato numerose missioni militari e continuerà a svolgere un ruolo cruciale nella messa in orbita dei satelliti per l’intelligence e le comunicazioni del Pentagono. Musk, commentando come al solito su X, ha sottolineato il divario tecnico tra SpaceX e i concorrenti, affermando che “tutti i concorrenti insieme non sono ancora in grado di coprire il restante 40% delle missioni”.

ULA presenta il nuovo razzo Vulcan

La United Launch Alliance, joint venture tra Boeing e Lockheed Martin, ha ottenuto 19 missioni per un valore di 5,3 miliardi di dollari. Nonostante alcune difficoltà legate allo sviluppo del nuovo razzo Vulcan, recentemente certificato per le missioni di sicurezza nazionale, ULA mantiene una posizione forte nel settore.

Il CEO Tory Bruno ha dichiarato che Vulcan è il razzo più adatto per rispondere a tutte le esigenze spaziali del governo americano, rafforzando così la propria presenza nei lanci militari strategici.

La new entry di Blue Origin di Bezos

La sorpresa arriva da Blue Origin di Jeff Bezos, che ottiene 7 missioni per un totale di 2,3 miliardi di dollari. Sebbene il suo razzo New Glenn abbia volato una sola volta (nel gennaio 2025), il suo inserimento nel programma evidenzia la volontà della Space Force di diversificare e incentivare l’innovazione nel settore.

I lanci previsti per Blue Origin saranno programmati in una fase successiva, dando alla compagnia il tempo per consolidare la propria affidabilità operativa.

Una nuova era per la difesa spaziale americana?

Con questa tornata di assegnazioni, il Pentagono ribadisce la centralità del dominio spaziale nella strategia di difesa nazionale. La Phase 3 Lane 2 si rivolge esclusivamente ai provider più esperti e tecnologicamente maturi, dato che le missioni richiedono profili orbitali complessi e un’affidabilità impeccabile. Si tratta del programma di lancio più competitivo e remunerativo nella storia spaziale americana, destinato a rafforzare le capacità di sorveglianza, difesa e comando del Dipartimento della Difesa nei prossimi anni.

L’assegnazione dei contratti non solo consolida il ruolo di SpaceX come partner di punta, ma conferma l’apertura del Pentagono a una pluralità di attori privati, incentivando innovazione, concorrenza e resilienza nel settore strategico dell’economia spaziale.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz