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Pirateria, Capitanio (Agcom): “Nuovi strumenti a tutela di cinema e audiovisivo”

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Il Commissario Agcom Massimiliano Capitanio annuncia le novità della nuova delibera che va a potenziare le tutele per la televisione e il cinema, estendendo inoltre quelle previste per lo sport ad altri eventi live.

Nuova delibera Agcom, un passo in avanti contro ogni pirateria

Passo in avanti nella lotta alla pirateria audiovisiva e nella tutela del diritto d’autore. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha votato una delibera che rafforzerà il regolamento sull’oscuramento dei siti illegali previsto dalla delibera n. 680/13/CONS, aggiornandolo alle nuove previsioni del Digital Service ACT, della Legge antipirateria n. 93/2023, del Decreto Omnibus e del Testo unico dei servizi media.

Lo annuncia sui social il Commissario Agcom, Massimiliano Capitanio.

Il regolamento entrerà in vigore una volta conclusa la consultazione pubblica, che terminerà dopo 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul sito www.agcom.it.

Più coinvolti i motori di ricerca, maggiore protezione per film e serie

Come spiegato dal Commissario nel suo post, diversi sono i punti chiave del testo.

Gli “ordini di oscuramento” arriveranno “in 30 minuti” e non solo per gli eventi sportivi piratati, ma “anche per altri contenuti tramessi in diretta”.

La delibera prevede inoltre “l’estensione degli ordini di oscuramento alle VPN e ai fornitori di DNS pubblici”, “l’obbligo di deindicizzazione dei siti pirata da parte dei motori di ricerca”, “procedure di sblocco dei nomi a dominio e degli indirizzi IP oscurati da Piracy shield che non sono più utilizzati per diffondere contenuti pirata”, con un “nuovo procedimento per contrastare la pirateria sulla televisione lineare e “on demand”, a tutela ad esempio di film e serie tv”.

È stata inoltre approvata la delibera che riporta gli esiti del Tavolo tecnico, rende noto Capitanio, “con cui l’Autorità ha discusso con gli operatori le tematiche legate all’aggiornamento dei requisiti tecnici e operativi della piattaforma Piracy Shield”, compreso “l’innalzamento del limite massimo delle risorse bloccabili con la piattaforma e le modalità di inoltro delle segnalazioni da parte dei titolari dei diritti”.

Ricordiamo che il Regolamento a cui fa riferimento Capitanio intende tutelare il diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica attraverso due azioni complementari: a) il sostegno allo sviluppo del mercato dei contenuti mediante campagne informative e alla diffusione dell’offerta legale; b) la lotta alla pirateria attraverso procedure di enforcement effettive, proporzionate e dissuasive che, pur tutelando il diritto d’autore, non comprimono in alcun modo gli altri diritti rilevanti.

Passo in avanti anche nella tutela di film e serie. Bagnoli Rossi (FAPAV): “L’Italia non è un Paese per pirati”

Una necessità sentita dall’industria cinematografica e televisiva, perchè qui la pirateria picchia dura da anni. Finalmente si parla di “nuovo procedimento” per contrastare la pirateria su TV e cinema.

È una decisione fondamentale quella deliberata da AGCOM, che ringraziamo per il suo operato degli ultimi anni e di questo ulteriore passo che ribadisce quanto il nostro non sia un Paese per pirati. Queste modifiche al Regolamento, infatti, rappresentano un segnale molto forte nel contrasto alla pirateria non solo di contenuti di carattere sportivo ma anche cinematografico e televisivo. 
Anche l’estensione degli ordini di oscuramento alle VPN e ai fornitori di DNS pubblici e l’obbligo di deindicizzazione dei siti pirata da parte dei motori di ricerca contribuiscono in maniera decisiva al rafforzamento del Regolamento AGCOM
“, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV.

Un passaggio fondamentale auspicato soprattutto dalle associazioni di settore, come ha ricordato più volte Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV-Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali: “Il regolamento AGCOM sul Diritto d’Autore è uno strumento fondamentale per il contrasto alla pirateria che quest’anno, al traguardo dei 10 anni di attività, ha beneficiato di un’implementazione innovativa con la piattaforma “Piracy Shield” che consente il blocco degli illeciti in 30’ per i contenuti sportivi live. Auspichiamo che al più presto venga aperta la nuova consultazione pubblica finalizzata ad estendere la tempestività di intervento anche agli altri contenuti audiovisivi previsti dalla legge, tra cui ad esempio le prime visioni cinematografiche e le dirette televisive non sportive, misura che il settore attende”.

Coinvolti sempre più i motori di ricerca

Interessante notare che la delibera approvata in queste ore va a coinvolgere maggiormente i motori di ricerca, su cui oggi è ancora facile cercare e trovare siti e link per accedere agli streaming pirata di eventi sportivi e live, o vedere illegalmente film, serie e altri contenuti audiovisivi.

Altro punto critico affrontato è il rapporto con gli Isp, perché il testo autorizza anche lo sblocco degli IP che da almeno sei mesi non consentono più trasmissioni illecite che violavano il diritto d’autore.

Un modo per andare incontro alle proteste dei provider che, pur riconoscendo l’importanza fondamentale del Piracy Shield, nella giusta lotta alla pirateria e nella tutela dei diritti connessi alla proprietà intellettuale, chiedevano di affrontare delle criticità che riguardavano gli internet service provider.

La lotta alla pirateria va sempre rafforzata

La trasformazione digitale tende a connettere mondi e settori economici tra loro un tempo lontani e diventa centrale trovare regole comuni per affrontare problemi e minacce trasversali alle industrie e ai mercati.

Il contrasto alla pirateria sta crescendo, con risultati straordinari raggiunti soprattutto in questi ultimi anni, grazie alla collaborazione tra Istituzioni, Autorità, associazioni come la FAPAV e le imprese di settore, ma le organizzazioni criminali che operano in rete trovano sempre il modo di aggirare leggi e misure adottate per combattere l’illegalità.

Il danno economico è grande e ogni anno migliaia di posti di lavoro sono persi e messi in pericolo a causa del crimine online e dei comportamenti illeciti adottati anche dal pubblico stesso, a volte consapevolmente/inconsapevolmente attirato dall’illusione della gratuità del contenuto offerto in rete, dietro cui si nascondono enormi profitti illeciti (sottratti all’economia legale) e pericoli informatici di diversa natura.

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