pillole di ai

L’integrazione dell’AI in Malesia porta al licenziamento di 30mila lavoratori statali

di |

Il governo malese ha annunciato il licenziamento di 30.000 lavoratori a contratto privi del certificato di scuola superiore, suscitando forti critiche dai sindacati del settore pubblico.

Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..

Il governo malese ha annunciato il licenziamento di 30.000 lavoratori a contratto privi del certificato di scuola superiore, suscitando forti critiche dai sindacati del settore pubblico.

Questa decisione fa parte di un piano di razionalizzazione della spesa pubblica voluto dal primo ministro Anwar Ibrahim, che prevede l’adozione dell’AI nella pubblica amministrazione per migliorare l’efficienza e ridurre i costi.

Dal mese di agosto, la Malesia ha innalzato il requisito minimo per l’accesso ai posti statali, richiedendo il diploma SPM (equivalente alla maturità), escludendo così molti lavoratori con anni di esperienza ma senza titoli scolastici formali.

Questi impiegati, spesso privi di benefit e tutele previdenziali, si trovano ora in una situazione di grande incertezza.

L’iniziativa governativa è stata criticata per la sua mancanza di sensibilità sociale, in quanto penalizza persone che hanno dedicato anni di servizio allo Stato senza alcuna garanzia di ricollocamento.

Se da un lato l’AI promette maggiore produttività e automazione, dall’altro rischia di aggravare le disparità occupazionali, colpendo in particolare le fasce meno istruite della popolazione.

Questa transizione tecnologica solleva interrogativi su come i governi possano bilanciare l’innovazione con la responsabilità sociale, evitando che l’automazione si traduca in esclusione e disagio economico per migliaia di famiglie.

Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.

Larry Ellison vuole raccogliere tutti i dati degli Stati Uniti in un unico sistema di AI

Larry Ellison, fondatore di Oracle, ha dichiarato durante il World Governments Summit a Dubai che per migliorare i servizi pubblici e la sicurezza, i governi dovrebbero centralizzare tutti i dati nazionali in un unico sistema AI. Secondo Ellison, ciò includerebbe informazioni spaziali, economiche, sanitarie (compresi i dati genomici) e infrastrutturali, per permettere alle AI di fornire risposte più precise e ottimizzare diversi settori.

Egli ritiene che una tale integrazione possa migliorare l’assistenza sanitaria, aumentare la produzione agricola e ridurre le frodi nei servizi pubblici. Tuttavia, un database di questa portata solleva preoccupazioni sulla sorveglianza di massa, tema su cui lo stesso Ellison si è espresso in passato sostenendo che il monitoraggio costante delle persone potrebbe favorire comportamenti più controllati. Oracle, azienda leader nel settore dei database e partner strategico di governi e forze armate, sarebbe pronta a fornire l’infrastruttura per questa visione.

L’azienda sta già investendo miliardi in nuovi data center e ha aderito al progetto Stargate, che prevede di spendere 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per costruire infrastrutture AI negli Stati Uniti. Ellison ha sottolineato che i modelli di AI avanzati richiedono risorse enormi e che solo poche aziende, tra cui Oracle, potranno permettersi di gestirli.

La sua proposta, quindi, non è solo un’idea tecnologica, ma anche un’opportunità per consolidare ulteriormente il ruolo della sua azienda nel settore dell’AI e del cloud computing governativo.

Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz