Sistemi operativi: arriverà a ottobre la versione mobile di Linux

di Alessandra Talarico |

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Ubuntu

Dovrebbe debuttare a ottobre la versione mobile del sistema operativo Linux, Ubuntu, adatto per palmari, UltraMobilePC e dispositivi emebedded.

 

La versione mignon del sistema operativo sarà sviluppata dai membri della community Ubuntu, affiancati dal colosso dei chip Intel, per rispondere alla domanda di dispositivi portatili in grado di offrire alte prestazioni con un minore consumo di energia.

 

I dispositivi mobili internet-enabled, infatti, sono sempre più diffusi e secondo il CTO di Ubuntu, Matt Zimmerman, “pongono nuove sfide per l’open source richiedendo interfacce grafiche innovative e migliori performance in fatto di gestione energetica e ricettività”.

 

Ubuntu è un sistema operativo già abbastanza utilizzato sui Pc da scrivania e i laptop: ad aprile di quest’anno, è stato anche annunciato un accordo con Dell per offrire il sistema preinstallato in alcuni computer della casa americana.

 

Il nome Ubuntu – spiega Wikipedia – deriva da una antica parola Zulu diffusa in varie parti dell’Africa e che corrisponde indicativamente al concetto di “umanità verso gli altri”, a volte tradotto anche “io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti”. La distribuzione Ubuntu GNU /Linux si prefigge l’obiettivo di portare nel mondo del software questo nobile concetto.

 

Creare una piattaforma mobile basata su Linux permetterà infatti di abbassare i costi di sviluppo, aumentare la flessibilità e realizzare un ecosistema mobile più ricco a vantaggio di una user experience migliore e differenziata.

Il tutto avvalendosi della collaborazione di chiunque voglia modificare o sviluppare nuove applicazioni, con la conseguenza di realizzare diversi tipi, o distribuzioni del sistema operativo.

 

Intel, da canto suo, ha già annunciato un nuovo processore a basso consumo e un’architettura chipset progettata per consentire una navigazione internet soddisfacente anche dai dispositivi mobili, nonché un prototipo di dispositivo mobile adatto a supportare sia un prototipo della piattaforma Ubuntu mobile che il sistema operativo Microsoft Windows Mobile.

Chiamato Silverthorn, il chip sarà sette volte più piccolo dei normali processori e consumerà appena il 10% di energia.

 

Intel ha anche sostenuto un altro progetto open source – noto come Gnome Mobile & Embedded Initiative (GMAE) – che si occupa di sviluppare applicazioni per i dispositivi mobili.

 

Dietro il progetto Ubuntu c’è il miliardario sudafricano Mark Shuttleworth – noto anche per essere uno ei primi turisti spaziali – che ha fondato nel 2004 la società Canonical , per promuovere e supportare progetti open source.

 

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