Il quadro

FiberCop, S&P assegna rating ‘BB+’ dopo il riassetto. Outlook ‘negativo’. In vista 1800 uscite

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S&P Global Ratings ha assegnato un rating "BB+" a FiberCop dopo il completamento della fusione push-down, con outlook "negativo".

S&P Global Ratings ha assegnato un rating “BB+” a FiberCop dopo il completamento della fusione push-down, con outlook “negativo”.

Il 31 dicembre 2024, Optics ha completato la sua fusione push-down tra Optics e FiberCop come parte della transazione tra TimKKR. Dopo questa fusione, FiberCop è l’unica entità e Optics ha cessato di esistere. I bilanci della società saranno consolidati presso FiberCop, che sta anche emettendo il debito. Non vi è alcun cambiamento importante nell’attività, nella situazione finanziaria o nella gestione della società a causa di questa fusione. Di conseguenza, le considerazioni sul rating, comprese le valutazioni del profilo aziendale, del profilo delle metriche di credito e dei rating della società, sono invariate.

L’outlook negativo riflette l’aspettativa che FiberCop non abbia alcun margine di valutazione rispetto al trigger di leva finanziaria massima di 6,25x nel periodo di previsione, rendendo più difficile per l’azienda assorbire una deviazione dalla previsione.

S&P potrebbe modificare l’outlook in stabile se il debito rettificato rispetto all’EBITDA rimanesse sostenibilmente al di sotto di 6,25x. Ciò potrebbe verificarsi se gli utili dell’azienda superassero il caso base o a causa di un impegno di politica finanziaria più conservativo ed esplicito.

“Potremmo abbassare il rating di FiberCop se prevediamo che il debito rettificato per EBITDA di S&P Global

supererà in modo sostenibile 6,25 volte a causa di prospettive di fatturato e redditività di base più deboli del previsto”. Ciò potrebbe derivare da:

— FiberCop ha una quota di mercato inferiore o meno abbonati;

— Ricavi medi per utente inferiori a quelli attualmente previsti da S&P nel suo caso base; o

— Una politica finanziaria più aggressiva del previsto, che non si concilierebbe con la praticamente nessuna leva finanziaria prevista da S&P per la fine del 2025.

50 manager e 1800 dipendenti in uscita

Secondo il Sole 24 Ore, FiberCop ha firmato un accordo collettivo con l’associazione Federmanager per la partenza di 50 dei suoi manager, secondo alcune fonti.

La decisione rientra nella riorganizzazione della nuova società, che è stata creata dall’ex rete fissa del gruppo di telecomunicazioni TIM.

FiberCop ha anche firmato un accordo con i sindacati per 1.800 partenze volontarie, che avverranno entro la fine di febbraio 2025.

Dopo le recenti dimissioni dell’amministratore delegato Luigi Ferraris, la società è ora guidata dal presidente Massimo Sarmi, che sta lavorando al piano industriale.

Il piano dovrebbe essere presentato a marzo.

FiberCop è controllata al 37,8% dal fondo statunitense KKR.

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