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Yaroslav Sergeyev” class=”thumbArticle” title=”Yaroslav D. Sergeyev” alt=”Yaroslav D. Sergeyev” />
La matematica moderna usa frequentemente i concetti dell’infinito e del suo ‘opposto’ – gli infinitesimi in molte sue aree. Nonostante ciò, non possiamo dire ancora che ne abbiamo compreso completamente
Già, le frasi scritte qui sopra erano esatte fino a poco tempo fa. Ora è tutto diverso grazie all’arrivo dell’Infinity Computer inventato dal Professore Yaroslav Sergeyev invitato a lavorare tre anni fa come Professore Ordinario presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica dell’Università della Calabria a Rende (CS). Il nuovo tipo di calcolatore inventato dal professore è in grado di conservare nella sua memoria ed eseguire calcoli non solo con i numeri finiti come tutti i computer tradizionali ma anche con i numeri infiniti ed infinitesimi. In questo modo il nuovo computer potrà svolgere le operazioni impensabili fino ad adesso.
Grazie all’invenzione sono stati risolti molti problemi legati al concetto dell’infinito che hanno attraversato la storia della matematica, della fisica e della filosofia. Così le aree di ricerca considerate da sempre molto teoriche e complicate possono trasformarsi nelle scienze pratiche con un loro apposito strumento di lavoro – l’Infinity Computer. Laddove i ricercatori si fermavano di fronte alle grandezze infinitesime, infinite o indeterminate (come per esempio, infinito meno infinito, infinito diviso per infinito) ora si potrà non solo andare avanti con i calcoli ma anche eseguire questi calcoli in modo automatico sull’Infinity Computer. Avendo a disposizione uno strumento di calcolo così potente si aprono degli orizzonti veramente infiniti per la modellizzazione del mondo reale, il miglioramento della precisione dei calcoli nei modelli esistenti, etc.
L’Infinity Computer grazie alle sue capacità di lavoro con gli infiniti e gli infinitesimali permetterà di affrontare problemi prima irrisolvibili nei campi più complessi, dalle scienze sociali, l’economia e la finanza, alla matematica, alla fisica e all’ingegneria. Per fare un esempio ricordiamo che molte scienze descrivono gli stessi fenomeni complessi con teorie diverse (che di solito non vanno d’accordo tra di loro) per la scala di misura macro e per quella micro. E questo è un grosso problema perché nei sistemi complessi anche dei piccoli cambiamenti – scala micro – possono portare alle grosse conseguenze – scala macro. L’Infinity Computer è in grado di fare calcoli con i numeri che hanno parti infinite, finite ed infinitesimi dando così la possibilità di studiare i fenomeni micro e macro contemporaneamente e con la precisione infinita.
Il nuovo modo di lavorare con le grandezze permette anche di semplificare notevolmente l’insegnamento della matematica nelle scuole e università eliminando una serie di paradossi e di passaggi complessi molto spesso incompressibili per gli alunni. Lo sviluppo del linguaggio matematico nello stesso tempo più potente e più pratico permette di spiegare molti concetti nella maniera più diretta avvalendosi di una serie di interpretazioni fortemente legate alla vita di ogni giorno. La scoperta è stata accolta nel modo entusiasta nella comunità scientifica. Il Professor Sergeyev ha ricevuto numerosi inviti per presentare le sue ricerche sull’infinito ai prestigiosi congressi internazionali in qualità di invited plenary speaker.
Bisogna sottolineare il forte vantaggio dell’invenzione che consiste nei tempi estremamente brevi necessari per il passaggio dalla teoria alla pratica. Infatti, il primo prototipo del simulatore dell’Infinity Computer è già funzionante. L’industria dei computer può utilizzare questo nuovo paradigma di calcolo da subito. È molto probabile che per l’Infinity Computer si segua una prassi già vista altre volte. Si parte con delle soluzioni via software per poi costruire un co-processore e, infine, un vero e proprio chip. La stessa evoluzione che c’è stata per il calcolo a virgola mobile: si è partiti con la simulazione via software e ora è presente in tutti i processori. E’ importante sottolineare che lo sviluppo del chip dell’Infinity Computer richiederà dei tempi paragonabili ai tempi necessari per lo sviluppo di un qualsiasi altro processore specializzato.
In conclusione, l’invenzione del Professor Sergeyev non solo abbatte una serie di barriere metodologiche ma anche apre un nuovo spiraglio nel business informatico proponendo uno nuovo potentissimo strumento di calcolo con un mercato enorme. La domanda del brevetto internazionale sull’Infinity Computer è stata fatta nel 2004 e ora, dopo aver creato il primo prototipo funzionante del l’Infinity Computer, l’inventore sta valutando le proposte per l’industrializzazione arrivate dall’estero aspettando anche quelle provenienti dal territorio Italiano.
Per saperne di più: http://www.theinfinitycomputer.com