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RECENSITI


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Istituita nel 1928 come archivio nazionale di voci, la Discoteca di Stato raccoglie un ricchissimo patrimonio di fondi e collezioni formate da documenti registrati su oltre 300.000 supporti, dai primi cilindri di cera e fili metallici, passando per dischi e nastri, fino alle videocassette e ai moderni cd e dvd.

Un archivio impressionante e prezioso, creatosi nel tempo in virtù di una precisa regolamentazione che, nel corso degli anni, ha accompagnato l’attività dell’istituto e l’industria fonografica italiana, fino a comprendere le moderne produzioni audiovisive e multimediali.

Le collezioni sono pubbliche e consultabili attraverso cataloghi e schede, molte delle quali anche accessibili online. Grazie al motore interno del sito DDS.it, infatti, è possibile effettuare le ricerche tramite titolo, autore o esecutore. Per molti brani, inoltre, è disponibile anche l’ascolto online dei primi trenta secondi consentiti dalla legge sul copyright. 
La teca digitale viene aggiornata settimanalmente, per consentire una fruizione del servizio sempre ai massimi livelli.

Il Catalogo Multimediale, che raccoglie oggi circa 100.000 titoli, comprende solo i documenti di cui è stata completata la digitalizzazione. Il Catalogo sintetico è costituito dalle informazioni del catalogo informatico generale dell’Istituto, oggi consultabile nella sua totalità solo in sede. Con circa 500.000 titoli prevede l’accesso anche a documenti sonori e immagini corrispondenti già digitalizzati. Infine, la Biblioteca contiene informazioni sintetiche su qualcosa come 5.000 titoli, consultabili presso l’Istituto.

Per quanto riguarda i Fondi, DDS.it propone: Collezione strumenti di riproduzione del suono, Discografia Nazionale della Canzone Italiana, Archivio Folkstudio, Archivio sonoro della canzone napoletana, Fondo cataloghi discografici storici, Catalogo delle tradizioni orali non cantate.

Le attività della Discoteca di Stato sono molteplici: innanzitutto la promozione culturale, ma anche la produzione di pubblicazioni, la realizzazione di mostre virtuali e l’avvio di programmi e progetti come ‘ Libro Parlato’, la promozione di stage, attività di formazione e auditorium, la stipula di convenzioni.
Numerosi anche i servizi offerti, che spaziano dalla consulenza e dall’ orientamento offerto agli utenti alla guida alla consultazione vera e propria dei cataloghi, compreso l’ascolto e la visione dei documenti sonori o audiovideo. La Discoteca di Stato è anche responsabile dei riversamenti di questi ultimi e del deposito legale

Un servizio in più è Radiomillevoci ospitato nel portale DDS.it, che raccoglie ‘parole e i suoni di questo ultimo secolo’ conservati negli archivi sonori della RAI e della Discoteca di Stato.

Nel 1999 è stato istituito anche il Museo dell’audiovisivo, moderna biblio-videoteca “…con il compito di raccogliere, conservare e assicurare la fruizione pubblica dei materiali sonori, audiovisivi, multimediali, realizzati con metodi tradizionali o con tecnologie avanzate”, con sede presso il Palazzo della Civiltà Italiana. Iniziativa culturale permanente, con esposizioni temporanee, proiezioni, concerti ed eventi, il MAV si propone come laboratorio sperimentale di avanguardia per quanto concerne incisioni, videoarte e musica elettronica contemporanea. (www.dds.it)

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Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo.

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