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La Giornata Parlamentare. Meloni valuta il caso Santanchè, tensione nella maggioranza sul ddl Sicurezza

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Salvini contrattacca sul caos treni. Schlein, quando le scuse? Meloni valuta il caso Santanchè, ma la decisione non è stata ancora presa. Tensione nella maggioranza sul ddl sicurezza. La Lega rilancia e sfida gli alleati.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Salvini contrattacca sul caos treni. Schlein, quando le scuse?

Dopo le polemiche e le accuse per il caos treni nei primi giorni dell’anno, Matteo Salvini va al contrattacco nell’informativa urgente alla Camera. Elenca i numeri su investimenti e cantieri, rivendica la puntualità dell’alta velocità al 75% e torna a suggerire l’ipotesi del sabotaggio. Se la maggioranza fa quadrato, le spiegazioni non bastano alle opposizioni; il Pd, con la segretaria Elly Schlein, torna a chiedere le scuse da parte della premier e del suo vice: “Il governo di Giorgia Meloni sta paralizzando l’Italia e neanche oggi vi assumete uno straccio di responsabilità. Mai. Ogni tanto non fa male in politica dire: scusate, possiamo fare meglio”. Numeri e dati alla mano, Salvini parla di una “escalation preoccupante” di episodi contro il gruppo Fs, a partire da fine novembre, quando alle prime ore del mattino, “alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti all’interno dell’area aziendale” nella sede di Italferr (società del Gruppo Fs) provocando l’incendio di 17 veicoli, aziendali e privati. Circostante, ha detto, che non “abbiamo mai voluto evidenziare per senso di responsabilità e in attesa di raccogliere informazioni più precise anche alla luce delle inchieste e delle denunce”. 

Riferisce che l’11 gennaio, il giorno dei disagi partiti dalla stazione di Milano, un video di sorveglianza mostrò un uomo che “si muoveva tra i binari pochi istanti dopo le scintille agli impianti”. E da lì una serie di altri episodi, cui sono seguiti controlli potenziati. Da ultimo la catena rinvenuta sula rete elettrica nel Padovano. “Abbiamo un quadro di incendi dolosiesplosioniguastirotture e problemi elettrici. Episodi che si sono verificati con regolarità e che poi dopo le pubbliche denunce e gli esposti non si sono più verificate, tanto che la circolazione è tornata regolare, tranne rarissime eccezioni, in gran parte dovute al maltempo”, la ricostruzione del leader leghista. Che ha poi rivendicato: “Il 2024 non è stato un anno come gli altri, per quanto riguarda le ferrovie. Contiamo più di 1.200 cantieri su tutta la rete” e “sono cantieri di complessità e valore senza precedenti”. In un passaggio, torna ad attaccare i sindacati: “Nel 2024 il settore dei trasporti ha registrato 626 scioperi. Più di uno al giorno. E anche per questo, in più di una occasione, sono intervenuto con lo strumento della precettazione” perché “la tutela dei viaggiatori è e sarà sempre una priorità”. Ad ascoltare lo stato maggiore leghista: seduto di fianco il ministro Roberto Calderoli, poi il viceministro Edoardo Rixi, il sottosegretario al Mef Federico Freni, quello al lavoro Claudio Durigon e alla Giustizia Andrea Ostellari

Meloni valuta il caso Santanchè, ma la decisione non è stata ancora presa

Un rinvio a giudizio non comporta “in automatico” le dimissioni: non sarebbero nell’aria scelte “immediate”, ma bisogna valutare bene se il clamore attorno ai processi in cui è coinvolta Daniela Santanché non “indebolisca” la sua azione come Ministro e quindi danneggi lo stesso Governo.  È su queste considerazioni nell’esecutivo si riflette sul caso della titolare del Turismo, rinviata a giudizio per falso in bilancio e su cui pende un’altra richiesta di andare a processo per truffa all’Inps legata alla cassa Covid. Giorgia Meloni starebbe ancora riflettendo sul da farsi, convinta che la sfida della guida del Paese sia “talmente grande” da non potersi permettere scivoloni, soprattutto dopo il clamore del caso Sangiuliano. La premier non ha ancora detto una parola in pubblico sulla vicenda, ma è assai probabile che abbia affrontato la questione con il presidente del Senato Ignazio La Russa, anche se l’incontro era in programma da tempo e fa parte degli abituali confronti tra i due. 

L’incontro è avvenuto a Palazzo Chigi all’ora di pranzo a Palazzo Chigi, dove era arrivata molto presto di rientro da Washington e da dove se ne andrà a metà pomeriggio, spegnendo le aspettative di chi immaginava già un faccia a faccia con la stessa Santanchè. In diversi in Parlamento sono convinti che una “moral suasion di Ignazio” possa essere la chiave per convincere la Ministra a un passo indietro che nessuno, oramai si sente più di escludere. Santanchè, nel frattempo, resiste al suo posto e, anzi, liquida come “cose surreali” le voci che si rincorrono di sue imminenti dimissioni, tanto che qualcuno la dava in tempi stretti a Palazzo Chigi per annunciarle. “Io sono a Milano, impegnata in una riunione importante, non ho niente da aggiungere”, liquida la questione. 

Tensione nella maggioranza sul ddl sicurezza. La Lega rilancia e sfida gli alleati

Alta tensione in maggioranza sul ddl sicurezza: FdI, Lega, FI e governo si riuniscono a Palazzo Chigi per tracciare la rotta che porti ad accogliere i rilievi del Colle, limitando al minimo i tempi necessari alle modifiche e al via libera definitivo. Ma la necessità di una terza lettura indispettisce la Lega che rilancia: il ddl sicurezza va approvato così com’è in via prioritaria; se si ritiene che si debba “riaprire” il capitolo delle modifiche, sono pronte “ulteriori proposte per rafforzare il sostegno alle forze dell’ordine e per la sicurezza dei cittadini”. La posizione fa deflagrare i timori che circolavano già da giorni nel partito di Giorgia Meloni: il possibile riaccendersi di scontri interni su un provvedimento bandiera. In mattinata a Palazzo Chigi si sono riuniti il sottosegretario Alfredo Mantovano, i Ministri Carlo Nordio (Giustizia), Matteo Piantedosi (Interni), Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), il sottosegretario Nicola Molteni, i presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato Alberto Balboni e Giulia Bongiorno e il capogruppo di FI Maurizio Gasparri. Si decide di convocare al più presto una capigruppo per indicare una data fissa per portare subito il testo in Aula. 

Ma il nodo delle modifiche resta sul tavolo. Salvo colpi di scena, dovrebbe restare fuori la norma per le maggiori tutele delle forze dell’ordine che potrebbe finire in un ddl a parte. Si avvicina, intanto, la nuova seduta comune del Parlamento convocata giovedì alle 11 per eleggere i quattro giudici costituzionali: anche se allo stato non si registrano accelerazioni decisive nell’intesa tra maggioranza e opposizione, i pontieri sono all’opera, sia per cercare un punto di mediazione sul presidente della Rai in commissione Vigilanza, sia per arrivare a nominare i nuovi componenti della Consulta. Le partite ufficialmente seguono binari differenti, ma nelle interlocuzioni tra gli schieramenti entrambi i dossier sono all’ordine del giorno e i ragionamenti sui nomi possono accavallarsi. 

Schlein attacca la Meloni e ricompatta il Pd dopo il ritorno di Trump

“Il messaggio di Trump è chiaramente aggressivo e preoccupante, mostra un delirio di onnipotenza” e ciò conferma che la premier Giorgia Meloni ha sbagliato ad essere andata da sola alla corte del tycoon. Al contrario, le minacce del nuovo presidente americano sui dazi testimoniano l’assoluta necessità che l’Ue reagisca con “una risposta forte” e soprattutto unitaria alle politiche protezioniste della nuova amministrazione americana. Elly Schlein traccia la linea del Pd dopo il turning point della rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca e, valutate con attenzione le prime decisioni presidenziali, fa capire come la linea dei Dem, e quindi anche le posizioni dei socialisti europei, non potranno che essere di decisa contrapposizione e certamente difensive degli interessi e delle prerogative europee. Non è certo in discussione l’alleanza con gli Stati Uniti ma è evidente che il Pd è chiamato a prese di posizioni nette sulla politica estera, una linea che si annuncia sempre più divaricata da quella della maggioranza. 

Mentre Donald Trump attaccava con durezza i diritti civili annunciando il ripristino della pena di morte federale, la segretaria spiegava alla Camera perché il neopresidente sia così pericoloso per l’Europa: “Abbiamo messo a fuoco uno scenario nuovo dove il nazionalismo di destra si salda con il capitalismo tecnologico delle big tech. Serve una risposta molto forte dell’Ue”. Quindi Schlein va al cuore del problema che è proprio la lettura della visita della Meloni all’insediamento di Trump: “Spero che Meloni si sia chiesta perché solo lei è stata invitata e la Ue no. Chi pensa che ci si salvi da soli sbaglia. La domanda è se Meloni sarà in grado di far rispettare gli interessi italiani ed europei”. La presa di posizione della segretaria non è di poco conto se si osserva allo spaesamento che si registra in queste ore a Bruxelles e nelle principali cancellerie europee. Schlein ha sottolineato come il Pd abbia “una grande responsabilità insieme al Psoe: dobbiamo opporre a questa potenza di fuoco l’idea di un futuro migliore”. Liquidato con poche parole il gesto di Elon Musk con la mano tesa la Schlein ha assicurato che il partito si muoverà anche sul fronte interno e la prima battaglia è quella sui referendum. 

Alla Camera

Dopo che ieri ha approvato definitivamente il decreto giustizia, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per ascoltare le Comunicazioni del Ministro della difesa Guido Crosetto sulla proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e alle 16.15 ascolterà le Comunicazioni del Ministro Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Difesa, svolgerà delle audizioni sul ddl, già approvato dal Senato, in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La Affari Esteri esaminerà la risoluzione sul sostegno al Fondo Globale per la lotta all’Aids, la ratifica dell’Accordo di cooperazione tra il Governo Italia e Costa d’Avorio in materia di migrazione e di sicurezza. La Bilancio con l’Ambiente dibatterà sul decreto sulle misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Pnrr, il cui termine per la presentazione degli emendamenti scadrà giovedì alle 16.00. 

La Finanze, assieme alla Lavoro, proseguirà l’esame delle pdl sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. Dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario. La Cultura dibatterà sul decreto cultura, sulla pdl per l’introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, sulle pdl per la partecipazione delle persone con disabilità a pubblici spettacoli ovvero a manifestazioni di intrattenimento o di carattere sportivo, e sulla proroga dell’indagine conoscitiva sull’impatto della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica sui settori di competenza della Commissione.

La Ambiente, con la Attività Produttive, proseguirà le audizioni sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il conferimento di incarichi di Commissario straordinario per interventi concernenti la riqualificazione della strada statale 106 Jonica e la realizzazione del corridoio tirrenico-adriatico E78 Grosseto-Fano. La Trasporti svolgerà alcune audizioni sullo stato e le criticità del servizio e della rete ferroviari e alcune sulle pdl di delega al Governo per la disciplina dei centri di elaborazione dati. 

La Attività Produttive esaminerà il ddl in materia di economia dello spazio. La Lavoro si confronterà sulle pdl concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza a favore delle città riservatarie per l’anno 2024, e proseguirà il ciclo di audizioni sul riordino delle professioni sanitarie. La Agricoltura si confronterà sulle risoluzioni sulle problematiche del settore olivicolo. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 ascolterà le Comunicazioni del Ministro Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia. A seguire si confronterà sul decreto per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina e alle 15.30 ascolterà l’informativa urgente del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sulla situazione della rete ferroviaria nazionale. Successivamente dibatterà sul ddl per l’istituzione del parco ambientale della laguna di Orbetello.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sicurezza pubblica. La Giustizia dibatterà sul ddl in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio, sul ddl relativo alla Magistratura onoraria, sui ddl per l’attribuzione del cognome ai figli, sul ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale e sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali. La Politiche dell’Ue riprenderà l’esame della Legge di delegazione europea 2024 e della relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’UE per il 2024; inoltre, dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. 

La Finanze dibatterà sul ddl di proroga del Tuf, sullo schema di decreto legislativo sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario, sullo schema di decreto legislativo recante revisione delle disposizioni in materia di accise, sul ddl relativo all’assegno sostitutivo dell’accompagnatore militare e il ddl per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio. La Cultura dibatterà sul ddl sulle banche dati per le opere audiovisive e per i fonogrammi, esaminerà i ddl per la valorizzazione e promozione della ricerca, sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, l’affare assegnato sullo stato di attuazione della riforma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e l’affare assegnato sulle prospettive di riforma del calcio italiano.

La Ambiente esaminerà sulla proposta di Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità. Dibatterà sul ddl sulla Legge quadro in materia di interporti. L’Affari Sociali e Lavoro esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl per la tutela della salute mentale, i ddl sul salario minimo, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.

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